Il fenomeno del carsismo ha dato vita, solo nel nostro Paese, a oltre 33 mila grotte, di cui alcune lunghe chilometri e profonde centinaia di metri, mentre la maggior parte sono piccole e inesplorate, interessando nel complesso oltre il 27% del territorio nazionale.
Vi presentiamo, in una serie di puntate, alcune delle più importanti cavità aperte al pubblico e attrezzate per la visita.
1 Grotta di Bossea, Frabosa Soprana (CN, Piemonte)
È il settore terminale di una grande sistema carsico, fra le più belle e importanti grotte turistiche italiane per varietà di concrezioni, grandiosità d’ambienti ricchezza d’acqua e laghi sotterranei che creano effetti scenografici di grande attrattiva. Le imponenti dimensioni, le altezze vertiginose, le pareti a strapiombo, i vasti soffitti intagliati a spigoli vivi, i dirupi, gli anfratti, i macigni ciclopici precipitati dall’alto ne costituiscono gli aspetti prevalenti.
www.grottadibossea.com
2 Grotte di Toirano, Toirano (SV, Liguria)
Un insieme di oltre 150 caverne naturali, di cui le grotte visitabili sono lunghe 1.300 m. La loro particolarità è la grande varietà di formazioni in un susseguirsi di 16 sale, una diversa dall’altra. Inoltre sono peculiari per la presenza di insediamenti preistorici, oggetto di ricerca da parte di studiosi internazionali, e del più grande cimitero di orsi delle caverne d’Europa.
www.toiranogrotte.it
3 Grotte di Borgio Verezzi, Borgio Verezzi (SV, Liguria)
Sono le grotte turistiche più colorate d’Italia e offrono un percorso turistico che si snoda per circa 800 metri all’interno di grandi sale, ricchissime di concrezioni di ogni forma: dalle cannule ai drappi, alle grandi colonne che sembrano sostenere la volta, fino alle stalattiti eccentriche, che sfidano la forza di gravità sviluppandosi in tutte le direzioni. E dappertutto i colori in mille sfumature diverse, dovuti alla presenza di svariati minerali.
www.grottediborgio.it
4 Grotta Gigante, Sgonico (TS, Friuli Venezia Giulia)
La parte più imponente della cavità è rappresentata dalla Grande Caverna, una camera sotterranea di forma ellissoidale di eccezionali dimensioni, probabilmente dovute alla fusione di due antiche gallerie sovrapposte: la Grotta Gigante è stata inserita nel Guinness dei Primati come “grotta turistica con la sala più grande al mondo”. La stalagmite più imponente è la Colonna Ruggero, alta ben 12 metri. Si accede accompagnati da guide specializzate.
www.grottagigante.it
5 Grotta della Spipola, San Lazzaro di Savena (BO, Emilia Romagna)
Nel cuore del Parco dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell’Abbadessa è celata la più grande cavità scavata nei gessi d’Europa. È la Grotta della Spipola, scoperta nel 1932 dallo speleologo Luigi Fantini, un reticolo di 12 km scavato dal rio Acquafredda che qui viene inghiottito per poi riemergere in superficie dopo 3 km. Rispetto alle grotte formatesi nel calcare, quelle nei gessi presentano meno concrezioni e pareti piuttosto lisce.
http://www.enteparchi.bo.it/parco.gessi.bolognesi/
6 Grotta di Tiberio, Riolo Terme (BO, Emilia Romagna)
Nelle colline alle spalle tra Imola e Faenza, si sviluppa una spettacolare dorsale grigio argentea. Si tratta dell’affioramento gessoso più lungo e imponente d’Italia, 25 km di lunghezza per una larghezza media di un chilometro e mezzo. In quest’area, nel 2005 è stato istituito il Parco della Vena del gesso romagnola all’interno della quale si sviluppa un reticolo di cavità, la maggior parte delle quali di difficile accesso. Fanno eccezione la Grotta del Re Tiberio, sotto il monte Tondo, e la Tenaccia, a Brisighella. Mancano le grandi concrezioni calcaree, ma si possono osservare strutture diverse, come i pendenti di gesso, enormi stalattiti di erosione.
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