Alzi la mano chi non ha mai calzato delle scarpette ed è uscito a correre?
Non vedo mani alzate. Certo, perché il problema, in genere, non è cominciare, ma continuare.
La corsa è uno sport semplice, alla portata di tutti. È economico e si può praticare ovunque. Tuttavia ci sono alcuni errori comuni che possono indurre ad abbandonare prima ancora che sia “scoccata la scintilla”.
In questo e nei prossimi post condividerò con voi un po’ di cose che ho imparato… naturalmente correndo.
Nella corsa il tempo è tutto. Non sto parlando del tempo cronometrico, ma del tempo che dovrete lasciare passare perché il vostro corpo, magari un po’ arrugginito, si abitui ai nuovi ritmi.
Regola numero uno: non esagerare. Si comincia alternando qualche minuto di corsa (pochi, anche un solo minuto se poltrite da molto tempo) ad altrettanti di camminata. In rete o in libreria trovate svariate proposte. Partite dalla più moderata: un minuto di corsa, due minuti di cammino. Poi via via si incrementa. Se saprete essere pazienti, in alcune settimane riuscirete a correre per trenta minuti. Non esagerate neppure con la frequenza; tre volte alla settimana è più che sufficiente. Soprattutto agli inizi, allenarsi troppo non serve. Anzi, aumenta le probabilità di smettere. Non cominciate mai correndo, prima fate sempre una camminata di circa dieci minuti, magari aumentando gradualmente l’intensità.
Regola numero due: vestitevi in modo adeguato.
Le scarpe sono il più prezioso alleato del runner. Spesso vedo persone che corrono con semplici scarpe da ginnastica o per il tempo libero. Niente di più sbagliato. Finiranno col farsi del male (la maggior parte degli infortuni deriva da scarpe sbagliate o troppo usurate). E allora quali sono le scarpe giuste? Semplice, quelle concepite apposta per il running. La marca? Non ha importanza. Io stesso nei primi anni ho cambiato spesso marca e modello, finché ho trovato quello giusto. Qual è? Non ve lo dico, perché siamo tutti uguali e tutti diversi; ciascuno troverà la scarpa più adatta grazie all’esperienza. In genere un buon negoziante vi potrà aiutare nella scelta. Attenzione, non è detto che i modelli più costosi siano anche migliori; devono essere adatte a voi!
Al principio non ci si pensa, ma prima o poi dovrete prestare attenzione anche all’usura delle vostre scarpe. Quando avrete maturato un po’ di consapevolezza sarà la vostra sensibilità a decidere la durata; prima di allora il mio consiglio è di non usare lo stesso paio di scarpe per più di mille chilometri.
Non copritevi troppo. Per la gran parte dell’anno (salvo che viviate in alta montagna) bastano una maglietta o una canottiera in tessuto tecnico traspirante (non in cotone) e pantaloncini corti; per le donne può essere comodo anche un reggiseno sportivo. Correndo il corpo si scalda e se vi siete coperti troppo vi sentirete presto infastiditi. Meglio sentire un po’ di fresco nei primi minuti e correre a proprio agio per il resto dell’allenamento. Il mio consiglio è di non indossare altro finché la temperatura non scende sotto i 12-13 gradi. Se fa più freddo sarà necessario indossare un secondo strato, in genere una maglia a manica lunga, meglio con la zip, sempre in tessuto tecnico; le gambe non patiscono, dunque si può correre con gli short anche in inverno, ma se siete freddolosi potete provare a indossare pantaloni lunghi o comunque sotto il ginocchio; anche in questo caso l’esperienza vi suggerirà la soluzione più adatta a voi.
È invece importante, soprattutto nelle giornate più rigide, proteggere le mani con un paio di guanti adeguati (evitate quelli di lana, che lasciano passare troppa aria e s’inzuppano) e il capo con un berretto. Io preferisco usare una fascia elastica che protegge la fronte e le orecchie e lascia respirare bene la testa. Ricordatevi, però, siamo tutti uguali e tutti diversi: se avete pochi capelli sarà senz’altro meglio un cappellino.
Il vostro guardaroba per il running potrebbe riempirsi anche di gilet antivento, cosciali, calzamaglie, giacche e giacchine. Fate attenzione a non lasciarvi ammaliare dalle lusinghe delle sirene. Il mercato tenderà a proporvi indumenti e accessori che non sono proprio indispensabili. Dunque tenete sempre bene a mente la regola delle regole: la corsa, prima di ogni altra cosa, è sottrazione.
Puntata precedente: Correre, perchè?
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