Ecco un nuovo articolo tratto da Rivista Natura Air – il magazine digitale di Edinat
Un famosissimo documentario della Disney del 1958, “White Wilderness”, mostrò al pubblico (oggi lo trovate facilmente su youtube) decine di lemming (Lemmus lemmus), i piccoli roditori diffusi nella tundra del Nord Europa, che si tuffavano in mare da una scogliera. Si raccontava che gli animali compivano un “suicidio di massa” inconsapevole spingendosi nell’oceano alla ricerca di cibo, credendo di trovarsi dinanzi a un grande fiume. Nessuno studio o testimonianza delle popolazioni locali confermò quanto visto nel video e più tardi venne ammesso che la famosa sequenza era stata inscenata ad arte in un set. I
n effetti i lemming non si suicidano affatto, ma nelle sequenze video della Disney c’era comunque un fondo di verità. Negli anni favorevoli, infatti, quando la disponibilità di vegetazione commestibile è molto elevata, il numero dei lemming può aumentare vertiginosamente a livello locale. L’esplosione demografica porta al rapido consumo delle risorse, costringendo i lemming a spostarsi attraversando terreni difficili o corsi d’acqua nei quali molti individui trovano la morte. La storia del suicidio, però, è talmente piaciuta che da allora i lemming sono protagonisti di citazioni musicali e, addirittura, di un famoso videogioco, chiamato appunto “Lemmings” nel quale bisogna impedire ad un gruppo di lemming (molto stilizzati) di suicidarsi.
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