Un progetto a cui ho avuto la fortuna di partecipare come responsabile di progetto e conduttrice del gruppo mi ha dato dimostrazione dell’efficacia degli degli Interventi Assistiti con Animali (IAA) in ambiente scolastico sui bambini con difficoltà.
Una delle possibili applicazione della Pet Therapy nelle scuole prevede, infatti, la formazione di gruppi di bambini con diverse disabilità o difficoltà psicologiche e relazionali.
Tali incontri hanno obiettivi specifici per ogni gruppo, valutati dal responsabile di progetto e dalle insegnanti di riferimento dei bambini.
L’obiettivo è di stimolare autostima, autoefficacia, integrazione e relazioni positive. Con le diverse attività proposte, in linea con le loro capacità cognitive e motorie, i bambini sperimentano nuovi modi di “essere con” e nuove risorse. Il cane stimola la partecipazione e il superamento dei limiti, oltre a portare una ventata di novità e stimolare il divertimento.
A ospitarci sono state due scuole di Milano, in zona Maciachini. Ad accompagnarmi nell’avventura, Joyce, un golden retriever dolce, paziente e sveglio di 11 anni e la sua conduttrice Stefania Cassia. Il progetto era rivolto a due gruppi di bambini per scuola, divisi per età. Gli incontri per ogni gruppo sono stati 10. All’interno del gruppo erano presenti difficoltà relazionali, motorie e di linguaggio. Bambini deprivati socialmente e con grandi difficoltà nell’adattamento al contesto scolastico.
Abbiamo proposto ai bambini diverse aree
Area epistemica esplorativa, in cui l’animale stimola l’acquisizione di nuove conoscenze, interesse, competenza e curiosità.
Area ludico cognitiva in cui le attività mediate dal cane stimolano cognitivamente i bambini, implementando giochi di ruolo, di turn taking, di finzione e di problem solving.
Area affettivo epimeletica, in cui l’animale stimola i bambini a prendersi cura di lui, aumenta la capacità empatica e di mentalizzazione, rinforza autostima e autoefficacia.
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