L’Italia è, dopo Cina e Polonia, il terzo esportatore mondiale di mele. Fino a poco tempo fa gli scarti di questa produzione che non finivano direttamente in discarica venivano utilizzati per produrre biogas. Adesso, invece, è possibile ricavarne persino l’ecopelle. L’idea arriva da Bolzano, capoluogo di provincia della regione che produce il 70% del raccolto nazionale di mele. Pellemela, questo il nome del materiale prodotto dal laboratorio chimico Frumat, è un materiale innovativo ed eco friendly, del tutto ricavato dagli scarti di produzione del frutto.
La produzione
L’ingrediente principale per la realizzazione è, ovviamente, la mela. Agli scarti del frutto vengono poi aggiunti uno speciale collante, acqua e farina.
Il foglio di ecopelle, una volta uscito dall’impianto di produzione, ha uno spessore di circa 6 millimetri. Il risultato è un materiale del tutto simile al cuoio, sia come aspetto, che come resistenza, e che sta trovando uso tanto nei settori della pelletteria quanto in quello dell’arredo.
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