I ricercatori sono ormai concordi nel dire che il nostro Pianeta si sta avvicinando alla sesta estinzione di massa. Ora, però pare certo che questo catastrofico evento inizierà entro la fine del secolo. Alcuni scienziati del MIT – Massachusetts Institute of Technology di Boston hanno messo a punto un modello matematico andando ad analizzare l’andamento del ciclo del carbonio degli ultimi 540 milioni di anni e le estinzioni di massa avvenute nel passato. Secondo i calcoli, nel 2100 le concentrazioni di Co2 nell’atmosfera e nei mari raggiungeranno la soglia massima di sopportazione per la Terra, causando nei 10mila anni successivi una nuova grande estinzione.
Estinzione, una costante nella storia della Terra
Livelli massimi di concentrazione di anidride carbonica in atmosfera e nel mare sono già stati responsabili in passato di 5 estinzioni di massa sul Pianeta. La più catastrofica si è verificata nel Permiano (251 milioni di anni fa), quando il 96% delle specie terresti e il 70% di quelle marine furono spazzata via.
La prossima sarà altrettanto disastrosa? Gli scienziati su questo non si sono sbilanciati. Di certo, in questa sesta estinzione di massa l’uomo giocherà un ruolo centrale. «La colpa è in parte delle emissioni prodotte dai combustibili fossili – ha spiegato Daniel Rotham, co-direttore del Lorenz Centre del MIT e uno degli autori dello studio –. Tutto dipenderà dagli oceani e dal ciclo del carbonio». Si calcola, infatti, che nel 2100 le concentrazioni di carbonio nel mare a causa di attività riconducibili all’uomo saranno quantificabili tra i 300 e 500miliardi di tonnellate.
La sesta estinzione è già qui
Secondo il parere di altri scienziati, invece, non bisognerà attendere fino al 2100, poiché stiamo assistendo in diretta alla sesta estinzione di massa. I dati della Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) a riguardo non sono affatto confortanti: circa un quarto delle specie di mammiferi e un ottavo di quelle di uccelli sono oggi a rischio di estinzione. Inoltre, il 20% degli anfibi e dei rettili rischia di scomparire, così come il 30% dei pesci. Infine, un quinto delle piante del nostro Pianeta risulta essere minacciato.