Uno degli animali che sognavo di fotografare fin da quando ho iniziato a cimentarmi nella fotografia naturalistica è la lucertola ocellata (Timon lepidus), un sauro difficilmente contattabile nonostante le ragguardevoli dimensioni. Le ocellate sono, infatti, le lucertole più grandi – e tra le più belle – d’Europa e, pur essendo presenti anche in Liguria, è più facile avvicinarle in Francia e Spagna, dove sono più abbondanti. Per questo motivo, mi sono recato insieme ad Emanuele Biggi, al Plan di St. Martin de Crau, in Provenza, un luogo fantastico per ogni naturalista, una piana di origine fluviale mantenuta dalla pastorizia a regime steppico in cui sono numerosissime le presenze zoologiche che meritano di essere viste, dagli uccelli, dal grillaio al capovaccaio, alla ganga, ai numerosi occhioni e così via, fino ad arrivare agli artropodi, tra cui varie specie di ragni e numerosissime libellule.
Girare per il Plan, soprattutto in giugno è abbastanza faticoso, il sole è cocente e il terreno sassoso e arido si scalda moltissimo, senza offrire alcun riparo. Nonostante ciò, dopo una lunga giornata di ricerche sotto i sassi siamo riusciti a trovare un giovane maschio. L’orario e la luce erano ideali. Per descrivere al meglio l’habitat spoglio, caldo e secco in cui vive questo animale ho scelto di utilizzare un obbiettivo grandangolare, con cui realizzare un ritratto ambientato. Tramite l’uso di un pannello riflettente ho controllato la luce radente del sole, smorzando le ombre e cercando di rendere al meglio l’atmosfera del momento, sdraiandomi a terra e inquadrando il soggetto da molto in basso per avere una prospettiva dal punto di vista della lucertola, pur lasciando ben evidente il pattern di colorazione del dorso e dei fianchi, che rendono la lucertola ocellata così splendida.