Abbattere gli individui di alcune popolazione locali di lupo la cui presenza potrebbe costituire un problema alle attività di cacciatori e allevatori. Prevede anche questo il Piano d’azione nazionale, attualmente in via di approvazione, e che darebbe il via libera all’uccisione degli animali qualora questo servisse al mantenimento dell’equilibrio tra la specie selvatica e l’attività umana.
La proposta è stata duramente criticata dal WWF che ha spiegato come la sopravvivenza di questa specie non possa ancora dirsi fuori pericolo. “E’ vero che la ricolonizzazione delle aree rurali da parte del lupo potrebbe costituire un problema per allevatori e cacciatori, ma siamo fortemente contrari alla concessione da parte del Ministero dell’Ambiente di deroghe alle norme che proteggono la specie per la sua conservazione nel lungo periodo. La popolazione nazionale del lupo inizia a dare segnali di ripresa, ma mancano dati a sufficienza per dire che la condizione è favorevole. Solo di recente, infatti, è stato confermato che sulle Alpi il lupo non è ancora fuori pericolo. Inoltre, concedere alle Regioni la possibilità di abbattere i lupi con l’unico scopo di assecondare alcune richieste non solo è inaccettabile dal punto di vista della conservazione della specie, ma è anche pericoloso per l’economia dei cacciatori e per la lotta di contrasto al bracconaggio. Alcuni studi hanno confermato che uccidere degli esemplari fa perdere ai sopravvissuti, rimasti senza branco, la capacità di predare in gruppo la fauna selvatica, specialmente il cinghiale, con conseguente rischio di aumento degli attacchi alla fauna domestica e alle persone”.
Le soluzioni possibili
Secondo il WWF, il primo passo da compiere è sul piano dell’informazione. “Girano ancora tante falsità e tanti luoghi comuni sulla specie. Oltre alla lotta al bracconaggio è necessario un rafforzamento delle iniziative di comunicazione”.
Dal punto di vista pratico, bisogna puntare su di un mix di metodi di coesistenza col lupo. Tra questi vi sono la sorveglianza dei pascoli, la presenza di buoni cani da guardia, il posizionamento di recinzioni fisse e mobili elettrificate.
Nella maggior parte dei casi, la combinazione di questi strumenti può ridurre notevolmente il rischio di un attacco da parte di lupi. Tuttavia, affinché risultino efficaci, è fondamentale che queste soluzioni siano attuate in modo tecnicamente corretto e ben gestite.
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