Sui cambiamenti climatici in corso sono stati scritti montagne di libri e rapporti, tanto che una delle difficoltà per chi vuole farsi un’idea della realtà su basi scientifiche, pur non essendo un climatologo di professione, è proprio l’enormità dei dati a disposizione, non tutti provenienti da fonti attendibili.
Pertanto la principale utilità di questo agile libro (157 pagine), scritto da due ricercatori di provenienza accademica, è soprattutto la selezione di fonti attendibili e il grande lavoro di sintesi, che riassume i risultati soprattutto degli ultimi rapporti del famoso IPCC (Intergovenmental Pannell on Climate Change), ognuno dei quali sono oltre 2000 pagine! Per agevolare la lettura si è seguito il collaudato “format” dei volumi didattici: prima le conoscenze di base, successivamente le metodologie utilizzate e alla fine la presentazione dei risultati ottenuti.
Particolare cura è stata dedicata alle esigenze di render sempre note le fonti delle informazioni utilizzate e, allo stesso tempo, di spiegare e non dare mai scontate le affermazioni chiare solo agli “addetti ai lavori”.
I risultati finali non sono certo (purtroppo) una novità: dal punto di vista dei cambiamenti climatici la situazione è critica e il punto di non ritorno ormai ampiamente superato.
Siamo “dentro” queste potenti trasformazioni, che stanno rapidamente mutando tutta la biosfera, sia a livello qualitativo sia quantitativo. Anzi, quello che adesso gli scienziati tempo di più è il superamento di una serie di soglie che inneschino una sorta di “effetto domino” in grado di provocare scenari che oggi sono addirittura fuori da ogni modello di previsione.
Quel che dunque possiamo fare è impegnarsi attivamente, ognuno come può, per informare e ove possibile mitigare, per esempio a livello locale, gli effetti dei cambiamenti climatici in corso, adottando strategie di resilienza in modo umile e intelligente.
“Cambiamento climatico.
Il punto di vista fisico tecnico”
di Gianni Comini e Michele Libralato
pagg. 157, 18 Euro
S.G.E. Editore