La costa tra La Spezia e la Toscana è uno dei tratti più noti della Liguria. Viene chiamato Golfo dei Poeti, perché qui soggiornarono molti degli intellettuali inglesi più celebri del XIX secolo. Personalità come quella del poeta Percy Shelley e di sua moglie Mary, la quale si dice abbia concepito la sua opera Franckestein proprio durante la permamenza nella villa di San Terenzo, piccolo centro vicino a Lerici. Trascorsero molto tempo qui anche il romanziere David Herbert Lawrence, la scrittrice e pittrice George Sand, il poeta Lord Byron.
All’epoca il paesaggio costiero era punteggiato da piccoli borghi costieri inframezzati da coltivazioni a terrazze e uliveti, non troppo diversi da quelli delle Cinque Terre. Poi, a partire dal dopoguerra, con la comparsa di villette e condomini, la fisionomia dei luoghi è cambiata.
Alcune aree, tuttavia, si sono salvate, più per la loro posizione inaccessibile che per considerazioni paesaggistiche. Una di queste è il promontorio del Caprione, sormontato dai piccoli centri di Montemarcello e di Ameglia.
La costa di questo monte, stretto tra il mare e l’ultimo tratto del corso del fiume Magra, è una successione di pareti rocciose rivestite di pini e intervallate da piccole baie e approdi, salvate dall’edilizia degli ultimi 50 anni. Dal 1995 il promontorio è tutelato dal Parco di Montemarcello-Magra, che fa da sfondo all’itinerario che vi proponiamo.
Questa volta però non è il classico trekking naturalistico, ma un’escursione che si compie in massima parte in canoa (sea kayak), spostandosi in grande libertà lungo tratti di costa che con altri mezzi sarebbero del tutto inaccessibili.
Il percorso
Il punto di partenza può essere il centro costiero di Lerici, con il suo imponente castello in posizione panoramica sulla rupe rocciosa. Qui, chi ne è sprovvisto, può affittare le canoe.
Iniziamo a costeggiare il Caprione in direzione Sud Est. Incontriamo diverse baie, su cui s’affacciano piccole abitazioni.
Tra i luoghi più suggestivi il seno di Maralunga, subito dopo Lerici, caratterizzato da ardite formazioni rocciose che si sollevano dalle acque e da una minuscola spiaggia, nascosta sotto le rupi. Molto più grandi (e anche molto più frequentate) sono le spiagge di Fiascherino, con una serie di scogli affioranti visibili più al largo.
Poi si raggiunge il piccolo e incantevole borgo di Tellaro, con la pittoresca chiesa rosa adagiata sugli scogli, al quale destinare senz’altro una sosta.
Superato il paesino, il paesaggio comincia a cambiare: le coste diventano sempre più ripide e scoscese e spariscono le abitazioni. Sulle sponde i pini d’Aleppo si protendono dalle rupi e la macchia circonda completamente le rocce a strapiombo sul mare.
Proprio subito dopo Tellaro, c’è una piccola spiaggia che merita di essere visitata. Raggiungerla da terra è assai difficoltoso, mentre con la canoa è decisamente pià semplice. La vegetazione avvolge il minuscolo lido ghiaioso profondo una decina di metri, che digrada lentamente verso il mare.
Continuiamo la nostra navigazione in direzione SE.
È consigliabile pagaiare sottocosta, approfittando delle piccole spiagge di ciotoli che si incontrano a più riprese sotto le pareti rocciose.
Giungiamo così alla spiaggia di Punta Corvo, una distesa di sabbia grigia che si estende per circa duecento metri. Si può raggiungere anche da terra, partendo dal borgo di Montemarcello, ma non sono in molti a farlo perché la risalita dal mare è piuttosto lunga e impegnativa (circa un’ora e 250 metri di dislivello su 500 gradini). Due speroni di roccia definiscono i confini della spiaggia e impediscono di vedere oltre, regalando a questo luogo un’atmosfera di suggestivo isolamento. Purtroppo durante il periodo estivo è stato aggiunto un collegamento con traghetti da Bocca di Magra, che finiscono con il rovinare una parte dell’incanto.
Circa un chilometro oltre Punta Corvo, all’estremità sud-orientale del promontorio, si trova un altro punto di interesse: dalla macchia mediterranea, un grande scoglio venato di bianco si tuffa nel blu del mare profondo. Si tratta di Punta Bianca, una curiosa formazione rocciosa che deve la sua candida colorazione ai minerali che lo costituiscono, i calcari “saccaroidi”, utilizzati, per la loro bellezza, già in epoca romana, nelle decorazioni della vicina città di Luni.
La punta è un approdo difficile, ma poco oltre si incontrano, nascosti tra gli scogli, una serie di punti in cui è possibile sbarcare con la canoa. Lungo il pendio, alcuni vecchi bunker della Seconda Guerra Mondiale sembrano fare da sentinelle alla tranquillità di questo posto. Da Punta Bianca si snoda un sentiero che si collega alla strada tra Bocca di Magra e Montemarcello, abitualmente utilizzato dagli escursionisti che raggiungono Punta Bianca a piedi. Per rientrare si ripercorre il tragitto dell’andata.
Scheda tecnica
- Per chi: l’itinerario richiede l’utilizzo di una canoa e un minimo allenamento. Meglio evitare il tragitto completo se non si è in buona forma fisica.
- Lunghezza: circa 12 km in canoa (meno di 7 miglia) per il percorso totale. Solo 8 km se si parte da Tellaro.
- Durata: 4 ore pagaiando di buona lena. Ma è meglio considerare l’intera giornata.
- Dislivello: assente o limitato a poche decine di metri nei tratti a piedi.
- Cartografia: cartine dettagliate si trovano presso i centri visita del parco.
- Periodo: tutta l’estate, fino a settembre compreso.
- Equipaggiamento: canoa, singola o doppia. Indispensabili un cappello, una maglietta a maniche lunghe e crema solare se non siete abbronzati. Pinne e maschera fanno comodo per immergersi attorno agli scogli. Non dimenticate i binocoli: dal mare si fanno molti avvistamenti interessanti. Meglio prevedere una riserva di acqua di almeno due litri a persona nel periodo estivo.
Come arrivare:
- A12 (da Genova) o A15 (Parma), uscita a Sarzana o La Spezia.
- In treno: le stazioni più comode sono quelle di La Spezia, per raggiungere il promontorio, e quella di Sarzana per chi volesse, invece, approfondire la conoscenza dell’area fluviale.
- Da entrambe le città si possono prendere le corriere ATC per raggiungere le altre località nel Parco.