Non solo per noi umani, ma anche per i nostri animali da compagnia, i cosiddetti pet, il sovrappeso è un problema sempre più diffuso. Tanto che negli Stati Uniti, dove gli animali domestici che ne soffrono sono uno su due e il tema è molto sentito, è stato persino istituito un Obesity day. In occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, il 16 ottobre scorso, l’Ente Nazionale Protezione Animali (ENPA) ha fatto il punto sulla situazione nel nostro Paese dove, nonostante il 30% di cani e gatti abbia problemi di peso, tanti proprietari non se ne accorgono e se ne parla ancora troppo poco.
Il Body Condition Score
Uno strumento molto ultile per valutare la forma fisica del proprio pet è quello che in inglese si chiama Body Condition Score, uno schema comparativo che consente, osservando il proprio animale da sopra e di lato, di confrontarne la forma fisica con 5 modelli proposti, a cui corrispondono diversi punteggi.
- Si parte dal più basso (1), in cui l’animale viene definito “denutrito” e sono visibili le coste, la forma del bacino, la serie di punte sulla schiena e il restringimento addominale è molto evidente.
- Il livello successivo (2), definito “sottopeso”, indica un cane o un gatto che non raggiungono la loro forma ottimale a causa di una mancata nutrizione o di una malattia. Le coste non si vedono, ma accarezzando l’animale si sentono immediatamente e bene, così come le protuberanze ossee delle vertebre.
- Quando un cane o un gatto ha punteggio (3) significa invece che il suo peso è adeguato ed è quindi “normopeso”. In tal caso le coste non si vedono dall’esterno e si sentono solo con una leggera pressione, mentre la schiena sembra una linea sempre unita. Un animale normopeso visto dall’alto ha il caratteristico “aspetto a clessidra”, cioè con restringimento in corrispondenza dell’addome.
- Restringimento che si perde del tutto quando l’animale è “sovrappeso” (4), le coste diventano palpabili con difficoltà e lateralmente si nota un ingrossamento dell’addome nella parte finale.
- L’ultimo punteggio, (5) “obeso”, è il più grave, più frequente nei gatti che nei cani: le coste non si sentono nemmeno facendo pressione, si notano depositi di grasso sul collo e un ingrossamento dell’addome. Un cane o un gatto in questa situazione è come un uomo che supera i 150 chili di peso ed è a rischio di malattie mortali.
Perché i pet ingrassano
Le cause del sovrappeso possono essere molteplici: stile di vita sedentario, noia, assenza di regole e orari, disponibilità eccessiva di cibo, alimentazione ricca di grassi al posto delle crocchette, ma anche condizioni fisiche e malattie metaboliche da valutare, con l’ausilio di un medico veterinario che darà tutte le corrette indicazioni terapeutiche e dietetiche per riportare i nostri amici a quattro zampe alla migliore forma fisica.