Una distesa di montagne impervie occupa il settore nord-orientale del Friuli Venezia Giulia, facendo da sfondo alla pianura friulana. La attraversa il fiume Fella, principale affluente del Tagliamento, nella cui valle scorre anche l’autostrada A23, che collega Udine a Tarvisio. Lungo il suo corso, dal piccolo centro di Resiutta, prende il via una valle che si perde in direzione della vicina Slovenia, tra le montagne che più a nord diventeranno Alpi. Si tratta della Val Resia, sbarrata a est dal Monte Canin e circondata dalle Prealpi Giulie, divenute nel 1996 Parco regionale con lo scopo di proteggere un ambiente di montagna ancora in gran parte integro. Qui si trovano boschi di faggio, pino, abete e rilievi di natura carsica, aspri e dirupati, tipici di questa parte della regione e della Slovenia, dalla quale arrivano le linci che occasionalmente si fanno vedere anche nel Parco.
Cosa osservare Oltre alla lince, anche l’orso ha dimostrato di apprezzare queste montagne, tanto che oggi entrambi i predatori sono al centro di un programma di monitoraggio. Certo non mancano altre specie “carismatiche”, tra cui uccelli decisamente rari, come la coturnice, simbolo dell’area protetta. Inoltre, la vicinanza di queste valli con i Balcani regala a questi luoghi uno straordinario patrimonio floristico. Ma non è tutto. Il Parco naturale delle Prealpi Giulie colpisce anche per la particolare geologia. Dal Giurassico a oggi, infatti, l’erosione ha modellato a suo piacimento le terre emerse: con le piogge e i fiumi ha inciso le valli e disegnato le complesse figure che oggi osserviamo sui fianchi dei rilievi. L’acqua è penetrata dappertutto, scavando chilometri di grotte nel sottosuolo e dando vita, qui e oltre confine, a uno dei complessi carsici più grandi del mondo.
Contatti
Tel. 0433 53534, www.parcoprealpigiulie.org
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