SCIC ha compiuto un ulteriore passo nel suo impegno alla sostenibilità e la tutela dell’ambiente ottenendo la certificazione FSC®.
FSC® è il marchio, riconosciuto internazionalmente, che identifica i prodotti che contengono del legno proveniente da foreste certificate FSC®, ovvero foreste gestite in maniera corretta e responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici del Forest Stewardship Council®.
Grazie a questo importante riconoscimento SCIC è autorizzata a trasformare e rivendere materiali certificati FSC®, impegnandosi allo stesso tempo a garantire la provenienza sicura e sostenibile di tutti i componenti in legno impiegati.
Abbiamo chiesto a Lorenzo Marconi, AD della società parmigiana, un approfondimento sulla sostenibilità dei componenti in legno impiegati nelle cucine SCIC.
«Abbiamo ottenuto quest’anno la certificazione FSC®. Fondamentale anche per esportare in alcuni mercati. In California, per esempio, questa “patente” è molto apprezzata, mentre in alcuni mercati, come Indonesia e Malesia, è una condizione senza la quale non si può esportare.
Le regole variano molto a seconda dei paesi in cui esportiamo. Il nostro pannello, oltre ad essere FSC®, non solo è conforme al Carb II (California Air Resources Board, la certificazione US che impone limiti di emissione della formaldeide, Ndr), ma vanta anche quantitativi di formaldeide ancora inferiori. Per il mercato Giapponese usiamo il 4 Stelle, il prodotto con la più bassa percentuale in assoluto».
Come vi muovete con gli scarti di produzione?
«Tutto il legno viene rimandato alla società Saviola, produttrice di pannelli truciolari, che ha creato un circolo virtuoso in cui lo scarto torna a essere pannello. Anche l’alluminio, l’acciaio e il ferro vengono separati, raccolti e, nel caso dei primi due, conferiti perché possano tornare a essere materia prima seconda. Oltre a essere una buona pratica, l’azienda ne ricava anche un guadagno. Lo scarto, infatti, può essere anche un’opportunità economica. Aggiungo che in SCIC siamo tutti molto attenti nel fare un’accurata raccolta differenziata».