Anche questa estate la Rete dei Teatri di Pietra pone al centro la valorizzazione dei siti archeologici e monumentali attraverso lo spettacolo dal vivo. Il programma vede numerosi artisti e compagnie della danza, musica e teatro in oltre 26 opere originali in 16 siti, per più di 100 appuntamenti.
La “rete” affronta una progettualità complessa senza snaturare l’identità dei singoli soggetti che, per ambiti e istanze, sono diversissimi tra loro.
La rassegna inizia oggi 21 giugno in Lazio, nella Villa di Livia (21 -25 giugno), per poi proseguire nel Complesso di San Francesco a Isola del Liri, nell’area del Museo Archeologico di Albano, a Malborghetto e, infine, nell’anfiteatro di Sutri, per poi aprire la ventesima edizione del Festival del Teatro Romano di Volterra (scarica qui il calendario degli eventi in Lazio).
«La più grande attrazione di ognuno di noi è verso il Passato perché è l’unica cosa che conosciamo e amiamo veramente». Pier Paolo Pasolini
“Opra Prima” a Villa di Livia: IV Edizione, Lo sguardo all’antico
La splendida Villa di Livia sulla Flaminia apre la rassegna. Livia Drusilla Claudia, moglie di Ottaviano Augusto, è stata la prima vera first lady dell’Impero romano. La soglia della Villa immette negli ambienti privati dove sono ancora visibili le camere da letto, cubicula, di Livia e dell’imperatore, l’atrio e un piccolo giardino interno, e la zona di rappresentanza, costituita da grandi ambienti che si affacciano sul peristilio.
Vivere la storia attraverso i siti monumentali
«Nel nostro cartellone – spiega il Maestro Aurelio Gatti, coordinatore delle Rete – trovano spazio le opere di Aristofane, Euripide, Plauto, Virgilio, ma anche di Giordano Bruno, Shakespeare, Verga, Pasolini e Gesualdo Bufalino; ciascuno contribuisce alla costruzione di un unico racconto che, attraverso le vicende di Enea, Didone, Medea o Persefone esplora, con i linguaggi della danza, del teatro e della musica il nostro presente e racconta con lucidità l’uomo contemporaneo. La Rete è un progetto in continuo sviluppo e che in questi giorni vede l’adesione di nuove realtà, come la Liguria. Il nostro teatro nasce in primo luogo per offrire un’occasione in più di vivere il paesaggio e la storia attraverso i siti monumentali, ma soprattutto per fare del teatro antico (o dei luoghi dove si fa il teatro) lo spazio dell’incontro tra artisti e spettatori e della comunità che, nell’esperienza dello spettacolo dal vivo, si rinnova ogni volta».