Le carcasse di 40 cuccioli sono state rinvenute in un congelatore all’interno del Tempio delle tigri, celebra meta turistica della Thailandia.
Il macabro ritrovamento è stato compiuto dalle autorità, intente in questi giorni a confiscare i felini ai monaci buddhisti per trasferirli in una struttura adeguata.
Secondo le fonti locali, le carcasse sarebbero di cuccioli di tigre morti di recente. Assieme ad esse sono stati rinvenuti i resti di altri animali appartenenti ad altre specie protette.
Iniziato lo sgombero
Le operazioni di trasferimento delle tigri dal tempio di Wat Pha Luang Ta Bua Yanasampanno sono cominciate lunedì. Oltre 2mila uomini, tra veterinari e militari, sono impegnati nella cattura dei 137 felini e, attualmente, solo 40 di questi sono stati trasferiti.
Teunjai Noochdumrong, direttore del Wildlife Conservation Office ha riferito alla Cnn che lo sgombero si sta rivelando più difficile del previsto e che i monaci si starebbero opponendo, ostacolando il già difficile trasferimento.
La scelta di ricollocare i felini in un ambiente più consono è stata presa per due ragioni: l’incolumità dei turisti che affollano il tempio e le inadeguate condizioni in cui le tigri erano tenute, incatenate e, con ogni probabilità, costantemente sedate.
Il personale che sta prendendo parte al trasferimento ha, inoltre, riferito che molti di questi animali si trovano in condizioni di salute preoccupanti e alcuni di questi hanno perso l’uso della vista.
Business e maltrattamenti
Nonostante il divieto per i monaci di svolgere attività a fini di lucro, l’ingresso al tempio di Wat Pha Luang Ta Bua Yanasampanno è a pagamento e il biglietto costa 600 baht, 15 euro.
I monaci sono accusati di avere acquistato le tigri da traffici illegali, inoltre i controlli hanno evidenziato la presenza di orsi e sciacalli, tutti animali detenuti senza i necessari permessi.
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