Tanti anni fa (era il 1974) vicino al quartiere S. Siro a Milano, un determinato gruppetto di volontari ambientalisti ante litteram dell’associazione Italia Nostra iniziava una delle prime esperienze di forestazione urbana in Italia e in Europa, il famoso progetto “Bosco in città”.
Oggi, quasi mezzo secolo dopo ma sempre nella stessa città, parte un imponente progetto di forestazione non solo della città ma anche di tutta l’area metropolitana, con l’impianto di almeno 3 milioni di alberi e arbusti nei prossimi 10 anni.
È il progetto Forestami che, dopo un paio d’anni di gestazione per preparare la complessa organizzazione, è ufficialmente partito proprio in questi giorni, con un “lancio” avvenuto alla sede della Triennale in presenza del Ministro dell’Ambiente Costa (in streaming da Roma) e del sindaco Beppe Sala; anfitrione l’architetto Stefano Boeri, presidente del Comitato scientifico del progetto.
Un programma ambizioso, promosso dal comune di Milano e Città Metropolitana, in collaborazione con il Politecnico, Fondazione Falk, ERSAF, i due Parchi agricoli regionali Nord e Sud Milano, molti comuni della cintura milanese (sulla carta tutti 132) e tanti altri soggetti pubblici e privati.
Una foresta che nascerà attorno alla città ma spingendosi anche dentro di essa (prevista la nascita di una ventina di nuovi parchi urbani, tra l’altro localizzati in modo da essere raggiungibili al massimo in 15 minuti a piedi dai cittadini), al fine di svolgere azioni di mitigazione dei cambiamenti climatici in corso, aumentando al contempo anche la resilienza del territorio ed implementando tutta una serie di funzioni legate al verde in città.
A oggi per questi interventi sono già state individuate ben 253 nuove aree (pari a una superficie complessiva di 713 ettari) localizzate in 24 comuni della cintura milanese, di cui 167 aree (pari a 344 ettari) già disponibili per progetti di forestazione urbana a partire dalla prossima imminente stagione agronomica (novembre 2020).
La destinazione di queste nuove aree verdi sarà diversificata non solo come localizzazione, ma anche per funzioni: 110 saranno destinate alla realizzazione e implementazione di aree verdi e parchi urbani; 82 alla realizzazione di nuovi boschi e fasce boscate; 20 a interventi di forestazione in ambiti residenziali e a servizi (9 scuole, 1 centro sportivo, 2 parrocchie, 1 area feste); 14 a interventi di riqualificazioni boschive; 4 a interventi in aree di particolare rilevanza da un punto di vista naturale; 2 interventi in orti urbani.
A queste aree si aggiungono: oltre 137 km di percorsi esistenti da implementare con filari e siepi, 12 km di percorsi da realizzare ex novo e oltre 1 km di filari da ripristinare dopo una tromba d’aria avvenuta nel 2019.
Da notare che in molti casi si parla di aree da riportare ex-novo alla natura, riqualificando zone oggi dismesse o addirittura con superfici impermeabilizzate da cemento e asfalto.
Il sindaco Beppe Sala si è speso in maniera molto decisa per questo progetto, dichiarando senza mezzi termini che il futuro della città dovrà necessariamente passare da una politica ambientale forte, di cui l’incremento del verde sarà solo una parte.
Speriamo! Attendiamo dunque azioni credibili in questa direzione, che non si limitino però a piantare nuovi alberi ma anche a rispettare e a gestire in maniera intelligente quelli che già ci sono, cominciando con la sospensione dei tagli inutili e di certe orribili potature che ancora troppo spesso ancora si vedono, anche a Milano.
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