I gatti non sono semplici animali domestici, ma compagni eccezionali di vita. Uno studio del College of Veterinary Medicine & Biomedical Sciences dell’Università A&M, in Texas, ha dimostrato come i gatti migliorino l’umore del padrone di casa e aiutino nella prevenzione di depressione e solitudine, sapendo ascoltare e “capire” il proprio proprietario.
In occasione della Giornata Internazionale del Gatto, gli esperti di Ca’ Zampa hanno raccolto 5 particolarità “feline“ che non tutti conoscono. Marco Maggi, Direttore Sanitario di Ca’ Zampa, il primo Gruppo in Italia che offre servizi a tutto tondo per il benessere del pet, descrive così le caratteristiche dei gatti che non tutti conoscono e che vanno oltre i classici luoghi comuni, rendendo gli amici felini animali unici e inseparabili.
1. Animali “tridimensionali”
Il gatto non è un animale pigro, ma ha bisogno dei suoi spazi: esso vive su tre dimensioni. Cresce e ha bisogno di raggio d’azione, oltre che in lunghezza e larghezza, anche in altezza. Addirittura, alcune marche di arredamento hanno deciso di cavalcare l’onda, andando a sviluppare mobili di design creati appositamente per i gatti, che permettono loro di dominare e controllare il proprio territorio. L’attività di predazione per il gatto è molto importante per diminuire lo stress, soprattutto se c’è stato qualche avvenimento nuovo in casa, come visite di ospiti e parenti o nuovi elementi in famiglia.
2. I gatti “amano” l’acqua
Il gatto ha la capacità di trattenere molta acqua e recuperarne anche molta dal cibo, riuscendo così a resistere per molto tempo senza dover bere. Per questo motivo viene anche chiamato “l’animale del deserto”. Sfatiamo un mito: per natura il gatto ama l’acqua corrente. Disprezza, piuttosto, l’acqua stagnante e “ferma”, perché potrebbe essere putrida o comunque poco salubre. Può capitare, dunque, che il gatto rifiuti di bere dalla ciotola, ma non appena si apre il rubinetto ecco che si avvicina al getto d’acqua e oltre a bere può iniziare anche e giocare. Non è vero che i gatti siano restii al contatto con l’acqua: basta introdurre un elemento ludico, come per esempio una pallina da ping pong in una tinozza, per far sì che il gatto si bagni e si lavi, preso dal divertimento.
3. I felini sono animali sociali
Sfatiamo un altro mito: i gatti non sono meno socievoli, meno compagnoni e giocherelloni dei cani. I felini sono animali per natura sociali. Basti vedere qualche documentario e osservare le varie specie feline, come i leoni. Certo, ci sono specie più solitarie che cacciano in solitudine e hanno un comportamento più schivo. Si può affermare che il gatto sia un animale sociale, ma proprio come gli umani, esso ha bisogno di rimanere talvolta in solitudine.
4. I gatti amano le coccole… giuste
Mentre il cane ha bisogno di affetto ventiquattro ore al giorno, il gatto viene a cercarti quando ne ha bisogno. Si struscia e ci marchia con una “testata” (con la quale ci lascia il suo odore addosso come gesto di affetto), fa la cosiddetta “pasta” con le unghie e fa le fusa. Non ha bisogno di essere accarezzato, non sente il bisogno di questo tipo di affetto e, talvolta, può essere addirittura infastidito dall’atto stesso della carezza. I gatti amano essere coccolati ma per pochi secondi: ecco perché, spesso, non vengono capiti ed etichettati come scontrosi e poco propensi a rapporti di affetto.
5. I gatti sono dei “supereroi”
La natura ha dotato il gatto di quelli che potremmo definire superpoteri, ovvero di caratteristiche fisiche straordinarie. I felini hanno una capacità di udito di quattro volte maggiore rispetto al cane e una vista notturna fantastica per la caccia. La natura permette loro di muoversi da fermi compiendo balzi straordinari e di avere una reattività muscolare incredibile. Una delle caratteristiche più particolari del gatto è il suo sensazionale senso dell’equilibrio, molto maggiore rispetto a quello dell’uomo, che gli consente di muoversi anche sui passaggi più arditi e impervi. Il polpastrello del gatto, inoltre, è un segnalatore: esso rilascia nell’ambiente delle sostanze e feromoni contenenti “messaggi” riguardanti le caratteristiche dell’ambiente utili per gli altri gatti che passeranno in zona, comunicando ad esempio stati d’animo come “paura” o “tranquillità”.