Da sempre convinto che le foto siano frutto di conoscenza e creatività del fotografo, e non esclusivamente di corredi costosi, per ritrarre animali di piccole dimensioni utilizzo una fotocamera “compatta” di fascia alta, e più precisamente una PowerShot G9. Estremamente pratica e robusta, vanta una risoluzione di 12.1 mega pixel e la possibilità di scattare nel formato RAW.
Perché utilizzare una “compattina”?! Beh, è presto detto. Oramai questo genere di macchine fotografiche permette prestazioni elevate, superando abbondantemente il sistema reflex nell’utilizzo “macro” grazie a sensori molto piccoli e quindi ottiche cortissime.
Per ritrarre il mustiolo, una volta individuata la tana, si è pensato di allestire un vero e proprio set fotografico posizionando due flash “slave”, utilizzati rigorosamente in manuale per mantenere l’illuminazione omogenea ed esente da eventuali errori di lettura del sistema esposimetrico E-TTL.
La G9 è stata settata nel programma manuale, a 80 ISO, con un’apertura f7,1 ed un tempo di 1/250∞s, in maniera tale che la luce ambiente non influisse sui giochi di luce studiati.
Fatto questo, si è seguito pazientemente il soggetto nelle sue attività, cercando di disturbarlo il meno possibile per ottenere la giusta naturalezza nelle pose e non sottoporlo ad uno stress eccessivo, che nei micromammiferi può essere letale!
Francesco Grazioli, fotografo e autore
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