Il Bel Paese, si sa, è ricco di meraviglie naturalistiche spesso sconosciute. Per gli amanti del turismo green e al contatto con la Natura l’Italia offre ricchezze uniche. Come nel caso dei parchi e dei giardini, vere e proprie oasi di natura spesso incastonate in contesti urbani.
Per questo, il comitato scientifico del network ilparcopiùbello.it ha stilato – in occasione della XV edizione del concorso “Il parco più bello” – la classifica dei dieci giardini migliori d’Italia.
Giardino Comunale, Caltagirone (Catania)
Sorto nel 1846, il giardino è stato rimodulato nel 1851 da Giovanni Battista Filippo Basile.
Le parti principali di questo parco sono tre: il parterre a disegno geometrico, la zona collinare, dove sorge anche il palchetto della musica di ispirazione moresca e la grande terrazza panoramica alberata.
Compendio garibaldino, Isola di Caprera (Sardegna)
Situato all’interno del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, il parco sorge sui terreni acquisiti da Garibaldi nel 1855. Il giardino ospita anche la dimora dove l’eroe del due mondi visse per oltre vent’anni. La ricca vegetazione spontanea dell’isola convive in maniera armoniosa con le essenze arboree piantate dallo stesso Garibaldi.
Villa Cimbrone, Ravello (Campania)
Realizzato a partire dal 1904 da Ernest William Bckett, il giardino offre vedute da cartolina sulla meravigliosa costiera amalfitana. Il tempietto di Cerere all’ingresso divide il giardino in due porzioni: una orientale aperta sul paesaggio circostante e un occidentale, più ombrosa e racchiusa. Da non perdere la celebre Terrazza dell’infinito e il Giardino delle rose.
Villa Imperiale, Pesaro (Marche)
L’antica villa, che in passato fu anche dimora degli Sforza, rappresenta il perfetto esempio di dimora suburbana, dove natura e architettura s’incontrano in maniera armoniosa. Da non perdere la corte d’onore, l’antico bosco di lecci e la valle fluviale.
Giardini Portoghesi, Calcata (Lazio)
Realizzato nel 1990 dal celebre architetto Paolo Portoghesi con la moglie Giovanna Massobrio, il giardino è un’opera d’arte a cielo aperto che ospita al suo interno piante e arbusti di grande pregio come l’aquilegia, gli ulivi centenari e gli antichi alberi da frutto.
Villa La Foce, Chianciano Terme (Toscana)
Ispirato ai giardini della tradizione classica italiana, il giardino, progettato negli anni ’30 dal paesaggista inglese Cecil Pinset, è diviso in stanze da siepi di bosso, che racchiudono fragranti piante di limoni in vasi di terracotta. Lungo i dolci pendii, ciliegi, cipressi e pini crescono a fianco della ginestra selvatica, del timo e del rosmarino.
Giardini della Reggia, Colorno (Emilia Romagna)
Nato come giardino alla francese sotto la casata dei Farnese, il parco è stato modificato in un bosco all’inglese nei primi decenni del XIX secolo da Maria Luigia d’Austria. Un recente intervento, terminato nel 2000, ha riportato questo luogo di delizie al suo antico splendore.
Villa Arconati, Castellazzo di Bollate (Lombardia)
Il primo nucleo del giardino all’italiana è stato voluto, nel XVII secolo, da Galeazzo Arconati che in quell’occasione fece anche ampliare la villa. A cavallo tra il XVII e il XVII secolo il giardino è stato ancora ampliato e modificato, con l’aggiunta di spettacolari giochi d’acqua, fontane e boschetti.
Villa Pallavicini, Pegli (Liguria)
Il parco di Villa Durazzo Pallavicini è considerato uno dei più romantici al mondo. Esemplari vegetali di grande pregio, come la monumentale canfora e il cedro del Libano che si affacciano sul laghetto, si affiancano a strutture architettoniche uniche.
Oasi Zegna, Biella (Piemonte)
Nata dalla visione del patrono dei filati di pregio, l’oasi ospita conifere, rododendri e ortensie incastonati nell’area montana del Biellese nord-orientale.
Da non perdere, la panoramica Zegna e l’incantevole conca dei rododendri.
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