Lo scorso anno, l’IUCN, l’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura, aveva rivisto la classificazione del panda gigante (Ailuropoda melanoleuca), che da specie in pericolo (EN) era stata aggiornata in vulnerabile (VU).
Tuttavia, se il numero dei panda giganti è in aumento, l’habitat naturale di questo mammifero sta invece subendo un costante declino.
Habitat sempre più frammentato
Uno studio condotto dai ricercatori della Duke University ha, infatti, mostrato come l’areale di distribuzione del panda gigante sia sempre più ridotto e frammentato. Colpa delle attività umane, ma anche degli eventi naturali come alluvioni e terremoti. «Le immagini satellitari raccolte indicano che dal 1976 al 2001 il panda ha perso il 5% del proprio habitat – ha spiegato il professore Stuart Pimm, che ha condotto lo studio pubblicato sulla rivista scientifica Nature, Ecology & Evolution –. Inoltre, le immagini mostrano che sempre nello stesso arco di tempo anche che la dimensione media degli habitat è calata del 23%».
La frammentazione del territorio è dovuta principalmente alla deforestazione e alla costruzione di strade. «Questo è uno dei fattori che può minacciare la sopravvivenza dei panda – ha detto John Barker, capo del programma asiatico del WWF –. La creazione di corridori ecologici è importantissima per la tutela e la salvaguardia della specie».
In natura il panda sopravvive solo in poche zone
Si calcola che attualmente in natura vivano 1.800 individui di panda gigante. Un tempo ampiamente diffuso su tutto il territorio cinese, questo animale oggi sopravvive libero solo nelle regioni di Sichuan, Gansu e Shaanxi.
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