È stata inaugurata lo scorso 12 dicembre si terrà a Genova, presso il Galata Museo del Mare, la mostra Artist for the whale, un grande evento in cui arte e scienza si troveranno unite utilizzando diversi strumenti di comunicazione allo scopo di tutelare i grandi mammiferi marini.
All’interno del museo trenta artisti presentano le loro opere dedicate e ispirate sugli abitanti del mare allo scopo di sensibilizzare il grande pubblico sulla necessità di tutelare i cetacei che popolano il Mar Mediterraneo e non solo, sempre più minacciati dalle modificazioni ambientali, dalle reti abbandonate, dall’inquinamento causato dalla plastica come dimostra anche il recente video della BBC in cui un giovane capodoglio lotta con tutte le forze per togliersi un grosso pezzo di plastica incastrato in bocca. In questo caso solo l’intervento del videoperatore subacqueo ha salvato l’animale ma in quanti altri casi sarà possibile? Anche per impedire altri casi come questo è nata questa mostra.
L’evento è promosso dalle organizzazioni Artist4Rhino e dall’Istituto Tethys ONLUS, da sempre impegnato nella ricerca e nello studio dei cetacei del Mediterraneo, con una particolare attenzione a quelli che popolano il santuario dei cetacei Pelagos, che dispiega la sua protezione fra la Francia e l’Italia, con il vertice meridionale che arriva fino alle isole dell’arcipelago toscano.
La mostra prevede anche conferenze e laboratori per i più piccoli e ha il patrocinio del Polo Museale Ligure e del ministero dei Beni e Attività Culturali e del Turismo. La consapevolezza dell’importanza di tutelare i cetacei e le altre specie marine rende indispensabile la crescita dell’educazione ambientale e dell’attenzione alla gestione dei rifiuti come quelli in plastica. Essa, infatti, è estremamente pericolosa in tutte le sue differenti e mutazioni che vanno dai sacchetti scambiati per organismi viventi, come calamari e meduse, e mangiati da cetacei e tartarughe marine, fino alle micidiali microplastiche, che entrano nell’intera catena alimentare. Per questo motivo bisogna riuscire a trovare il prima possibile un rimedio molto in fretta nell’interesse non solo degli abitanti del mare ma anche degli uomini, sempre più coinvolti nella diminuzione degli stock ittici e dall’inquinamento marino.
La consapevolezza dei cittadini e, in particolare delle nuove generazioni, rappresenta lo strumento più importante da mettere in campo per combattere l’inquinamento del mare, spesso causato da ignoranza e indifferenza, generato dall’abbandono dei rifiuti vicino o addirittura in mare. Occorre, infatti, arrivare quanto prima a una riduzione del loro impiego e allo studio di polimeri che possano degradarsi nell’ambiente senza provocare i dannosi effetti che si producono oggi.
La mostra, che sarà visitabile fino al 25 febbraio del 2018, è solo un piccolo passo per avvicinare le persone al mare e all’incredibile mondo dei cetacei, creature così grandi e ancora così misteriose ma importantissimi nell’ecosistema dei nostri mari.
Gli eventi collaterali
Tra i vari eventi collegati alla mostra sabato 13 gennaio alle 17 si terrà la conferenza “Balene e delfini del Mar ligure, nel cuore del Santuario Pelagos” con Sabina Airoldi, direttore del progetto Tethys Cetacean Sanctuary Research sui cetacei del Santuario Pelagos, Guido Gnone, coordinatore della ricerca scientifica dell’Acquario di Genova, responsabile del progetto di ricerca Delfini Metropolitani e Gabriele Buratti, artista e presidente di Artists4Rhino.
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