La gran parte dei dipendenti di Google raggiungono e si aggirano per il campus di Mountain View, in California, in bicicletta. Non da ieri, ma dal 2007, quando il colosso dell’informatica ha deciso, in occasione del Global Alternative Transportation Day, di dotare i propri collaboratori di una bici e un casco marchiati con il logo aziendale.
È notizia, invece, di queste settimane che il ministro dei Trasporti francese ha presentato un piano per favorire l’uso delle due ruote: ai lavoratori delle aziende che aderiranno alla proposta è riservato un “premio” di 25 centesimi di euro per ogni km percorso.
Il provvedimento, inoltre, prevede parcheggi sicuri, autorizza la svolta a destra col rosso e abolisce l’obbligo per i ciclisti di procedere sul lato destro della strada, che poi è quello più pericoloso a causa di ostacoli di ogni tipo, primo fra tutti le portiere delle auto parcheggiate che si aprono all’improvviso. È stata stimata una spesa di circa 110 milioni di euro per finanziare il progetto, ma si calcola che i benefici per la comunità saranno trenta volte superiori ai costi.
In Belgio, Paesi Bassi, Danimarca e Germania da tempo esistono misure analoghe e hanno riscosso un grande successo. Al premier Renzi, che spesso abbiamo visto fotografato in bicicletta per le strade di Firenze, suggeriamo di studiare con attenzione la proposta.
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