Gli anfibi sono in assoluto la classe di vertebrati più minacciata di estinzione del pianeta: il 36% delle specie di rane, rospi, salamandre e tritoni oggi esistenti è, in misura differente, in pericolo di estinzione, in massima parte a causa dell’uomo.
L’inquinamento delle acque, l’introduzione di specie aliene invasive, gli effetti del cambiamento climatico in corso, la progressiva riduzione delle zone umide dove questi animali vanno a riprodursi e dove molte specie vivono per tutto l’anno, nonché la trasformazione dell’habitat e relativa frammentazione dovuta all’incessante urbanizzazione, hanno portato a una marcata riduzione delle popolazioni anfibie nella nostra penisola.
Una tale situazione rende necessari e urgenti interventi volti alla salvaguardia delle specie e alla comprensione e mitigazione degli effetti negativi sulle popolazioni causati dall’attività dell’uomo.
In Italia, ma non solo, ci sono diverse iniziative di conservazione attiva, tra cui campagne di salvataggio presso le strade interessate dalla migrazione. Tali infrastrutture, se poste in prossimità di un sito riproduttivo, risultano essere un passaggio obbligato per gli anfibi, interrompendo il percorso della loro migrazione.
Gruppi di volontari sono attivi nell’aiutare questi animali trasportandoli fisicamente da un lato all’altro della strada, evitando cosi che vengano travolti dalle vetture in transito.
Altri esempi di conservazione attiva riguardano interventi di miglioramento/ripristino degli habitat e monitoraggi delle specie più a rischio da parte delle istituzioni locali ed enti di ricerca.
Fermare il declino degli anfibi a rischio estinzione non è semplice, ma risulta prioritario. Solo un grande impegno da parte di tutti potrà garantire la sopravvivenza delle popolazioni di questi animali, alcune delle quali di grande interesse conservazionistico.
Nella foto in apertura, un esemplare di salamandra pezzata (Salamandra salamandra). Nonostante le abitudini elusive portino la salamandra a prediligere zone e orari solitamente diversi da quelli dell’uomo, può capitare, nelle giornate di pioggia di trovare anche questi anfibi sul manto stradale. Nel maneggiarli sono necessari dei guanti usa e getta in polietilene per non danneggiare la cute degli animali trasportati e impedire il passaggio di eventuali agenti patogeni (Santa Colomba, 31/03/2022).