Su proposta del ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva il provvedimento che adegua la normativa nazionale alle disposizioni europee del regolamento UE 1143/2014 in materia di specie esotiche e invasive.
Contenere le specie aliene
L’obiettivo è quello di contenere la diffusione delle specie invasive, in modo da salvaguardare la biodiversità del nostro Paese. Secondo le associazioni animaliste, tuttavia, il Piano rappresenta un vero e proprio regalo per i cacciatori.
«Si tratta di piani di uccisione degli animali selvatici che possono essere eseguiti in qualsiasi periodo dell’anno, anche nelle zone sottoposte a divieto di caccia, parchi compresi – ha dichiarato la Lav in una nota –. Per questi motivi tali piani non sono assimilati all’attività venatoria e, secondo la legge sulla caccia e la Corte Costituzionale, prima dell’approvazione potevano essere eseguiti esclusivamente dalle guardie provinciali dipendenti dalle amministrazioni pubbliche». Tra le novità del testo, infatti, c’è anche l’apertura dei piani di contenimento ai cacciatori.
La reazione delle associazioni
Il mondo dell’associazionismo ambientalista si è schierato compatto contro il provvedimento. «Con l’approvazione del decreto legislativo che dispone nuove misure di gestione di tutta la fauna selvatica, e che non si limita alle sole specie aliene invasive così come imposto dalla legge delega, questo Governo si renderebbe responsabile della violazione dell’art. 76 della Costituzione della Repubblica – hanno detto ENPA, LAC, LAV, LIPU e WWF –. Non possiamo tollerare questo scempio dei nostri principi costituzionali e della fauna selvatica che, secondo la legge, è “patrimonio indisponibile dello Stato ed è tutelata nell’interesse della comunità nazionale e internazionale”».