337 balene – 305 carcasse e 32 scheletri – sono stati avvistate lungo la costa meridionale del Cine, nella zona di Aysen, compresa tra il Golfo di Penas e quella di Puerto Natales.
A rinvenire i corpi esanimi dei cetacei sono stati i ricercatori dell’ Huinay Scientific Field Station durante un sorvolo aereo. La zona di Aysen, infatti, è difficilmente raggiungibile e per avere maggiori dettagli gli scienziati sono dovuti ricorrere alle immagini satellitari. Confrontando i dati raccolti, il team di studiosi ha stabilito che si tratta di esemplari di Balaenoptera borealis, specie a rischio d’estinzione secondo la Lista Rossa dell’Iucn.
“Si tratta di un evento davvero catastrofico – ha spiegato Verena Häussermann, direttrice dell’Huinay Scientific Field Station -. Con ogni probabilità, siamo di fronte ad una delle più grandi morti di massa di balene di sempre”.
La causa resta ancora sconosciuta. I ricercatori, tuttavia, si sentono di escludere con fermezza l’intervento umano. “Crediamo che le balene siano morte quando ancora erano in mare e non sulla battigia”, ha spiegato Carolina Simon Gutstein, paleontologa dell’Università del Cile.
Il fatto va ad aggiungersi a quello dello spiaggiamento di altre 20 balene avvenuto lo scorso aprile nella stessa regione, per il quale è in corso un’inchiesta.
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