Il numero di rinoceronti uccisi in Sudafrica per mano dei bracconieri è in calo.
A darne l’annuncio il ministero dell’Ambiente del Paese, che ha reso noti i dati relativi alla caccia di frodo. Stando alle cifre presentate, lo scorso anno sono stati abbattuti 1.175 individui di rinoceronte. Cifra lievemente più bassa se paragonata a quella del 2014, quando a venire uccisi dai bracconieri furono 1.215 animali.
Inoltre, nel corso del 2015 sono stati arrestati 317 bracconieri, 202 dei quali solo all’interno del parco nazionale Kruger, la più importante riserva naturale del Sudafrica. Sempre all’interno dell’area protetta sono stati uccisi 800 rinoceronti, cifra pari al 10% della popolazione complessiva di rinoceronti che abita il parco Kruger.
Ma secondo l’associazione TRAFFIC, che monitora il commercio illegale di fauna selvatica, c’è poco da festeggiare, perché il tasso naturale di riproduzione dei rinoceronti è esattamente la metà rispetto al numero di animali che sono stati uccisi nel parco.
“Il calo del numero degli animali uccisi in Sudafrica è stato minimo – ha detto a riguardo Sabri Zain, direttrice di TRAFFIC -. Inoltre, negli Stati di Zimbawe e Namibia il numero di animali uccisi è salito: nel primo si è passati dai 12 del 2014 ai 50 dell’anno scorso, mentre in Namibia nel 2015 sono stati uccisi 80 rinoceronti, 56 in più rispetto ai dati relativi all’anno 2014”.
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