Il cane Corso italiano è un molosso di taglia medio grande e una delle razze che vantano un’antica storia. Come il Mastino Napoletano, deriva dal “canis pugnax” che nell’antica Roma veniva usato nei combattimenti, a difesa delle ville patrizie e inviato al seguito delle legioni.
Il cane Corso, grazie alla sua struttura fisica, nel tempo trovò impiego sia nel controllo del bestiame, sia nella difesa delle proprietà e, infine, anche nella caccia, soprattutto al cinghiale e al tasso.
La sua prodigiosa agilità, a detta di molti quasi felina, e il suo morso potente ne fecero un eccellente controllore delle mandrie dei grossi bovini allo stato brado, che doveva difendere dall’attacco di orsi e lupi.
In epoca rinascimentale lo impiegarono addirittura a scopo bellico come cane pirifero, ovvero portatore di fuoco. Opportunamente bardato con equipaggiamenti fiammeggianti, veniva inviato a seminare il panico tra i cavalli delle fila nemiche.
Molte curiosità e leggende circolano sul significato del suo nome, che non avrebbe nulla a che fare con la Corsica. Secondo alcuni deriverebbe, invece, dal latino Cohors, ovvero protettore, guardia. Ma anche dal greco Kortos, cortile, riportando alla mente la funzione di cane da guardia che questa razza ebbe fin da tempi antichissimi.
Secondo altri il nome avrebbe un’origine celtica e richiamerebbe il significato di forte, potente, robusto.
La versatilità di questo cane ne decretò la diffusione per molti secoli, fino al secondo dopo guerra, quando le mutate condizioni della società portarono al progressivo abbandono dell’allevamento bovino e alla quasi estinzione del cane Corso. Poi, grazie alla passione di alcuni, venne effettuato un lungo studio per il recupero della razza che ripartì dalle Masserie pugliesi e che, nel 1994, è stata riconosciuta ufficialmente dall’Enci.
Descrizione
Il maschio può misurare al garrese fino a 68 cm, mentre il peso ideale dovrebbe essere compreso tra i 45 i 50 kg. La femmina può arrivare fino a 64 cm al garrese, con un peso che difficilmente supererà i 45 kg. Il colore del pelo, che è corto e molto fitto, può avere diverse sfumature: nero, tigrato, fulvo, grigio scuro e grigio chiaro.
Di aspetto solido e compatto, nonostante una certa imponenza, appare privo di pesantezza. La muscolatura è ben sviluppata e gli conferisce potenza e scioltezza allo stesso tempo. La testa, posizionata su un collo possente, è ben proporzionata, e i suoi occhi, dallo sguardo profondo e fiero, sono di colore molto scuro e ben distanziati tra loro. La dentatura mostra un lieve prognatismo e il suo morso è uno dei più potenti tra le razze canine.
Carattere e relazioni
Gli esperti ne sottolineano l’armonia, derivata dall’assenza di caratteristiche estreme. Le sue dimensioni non devono impensierire l’eventuale famiglia che decide di accoglierlo che, al contrario, resterà sorpresa dal suo equilibrio.
Intelligente, di indole dolce e gentile, si affeziona molto al padrone, al quale darà e chiederà moderato, ma costante, affetto.
Grazie alla sua tolleranza, può vivere senza problemi con i bambini e può essere utilizzato nella pet therapy.
È anche un ottimo cane da difesa e da guardia: generalmente non è ostile verso altri cani, ma potrebbe diventarlo in presenza di soggetti della stessa taglia.
Ne va curata l’alimentazione e, soprattutto, la mobilità: questo cane necessita di esercizio fisico e una buona passeggiata è il perfetto toccasana per il suo benessere.
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