Gruppo uno – Pinscher, Schnauzer, Molossoidi, Bovari Svizzeri
Il nome Dobermann, deriva direttamente dal “creatore” di questa razza: Karl Friedrich Louis Dobermann.
Costui svolse, tra il 1850 e il 1870, il ruolo di esattore di imposte. Un lavoro non privo di rischi e soggetto a frequenti aggressioni.
Dobermann, grande appassionato e frequentatore di fiere canine, decise di volere una razza in grado di svolgere il compito di difensore e, al tempo stesso, di “accompagnatore”.
Ancora oggi non sappiamo esattamente quali siano le razze che vennero usate per la selezione. Si pensa, tuttavia, che la razza progenitrice vera e propria sia il Pinscher, al quale poi sono stati aggiunti: Stoppelhopser (progenitore del Pastore Tedesco), Rottweiler, Greyhound e Beauceron.
Il riconoscimento ufficiale della razza avvenne nel 1898.
All’oggi il Dobermann è un cane conosciutissimo (e fin troppe volte bistrattato), apprezzato per le sue doti in ambienti di lavoro come ad esempio in polizia e ricerca/soccorso.
Aspetto
È un cane di taglia media, molto muscoloso e dall’aspetto robusto, senza però tralasciare un portamento piuttosto nobile.
La proporzione altezza al garrese/lunghezza è 1:1.
Il corpo è mediamente largo e piuttosto ristretto nella zona ventrale.
Gli arti sono dritti e in perfetto appiombo, con una buona ossatura e ben forniti di muscoli.
La coda (un tempo mozzata insieme alle orecchie) è sottile e di media lunghezza.
La testa è allungata e smussata. Il muso è profondo e piuttosto largo, con stop leggero.
Occhi sono di media grandezza e ovali. Le orecchie ricadono ai lati della testa con il bordo ben attaccato alla guancia.
Il pelo è corto, liscio e molto aderente. Non presenta sotto-pelo.
Il colore del manto può essere nero-focato o marrone-focato. I colori blu e Isabella non sono più allevati.
La taglia si aggira attorno i 68-72 cm per i maschi e 63-68 cm per le femmine.
Carattere e attitudini del Dobermann
Su questa razza sono state riversate grandi quantità di assurdità vere e proprie. Prima fra tutte la leggenda secondo la quale, compiuti i sette anni di età, i Dobermann fossero destinati a impazzire a causa di una pressione della massa cerebrale contro la scatola cranica.
All’oggi questo cane è stato quasi completamente riabilitato e la sua dolcezza conquista molte persone.
In famiglia il Dobermann è un cane dolce, equilibrato e dotato di una grandissima sensibilità. Preparatevi ad avere un vero e proprio specchio delle vostre emozioni, siete tristi? Musi lunghi! Siete allegri? E vai col ballo!
Non va tuttavia dimenticata la natura di “difensore” di questo cane, che si pone come vigile e attento guardiano del nucleo famigliare. Con gli estranei tende ad essere riservato e a “tenerli d’occhio”. Tuttavia una volta deciso che l’ospite non rappresenta un pericolo, potrebbe concedersi a qualche grattatina o gioco.
Vista la straordinaria sensibilità e il fortissimo legame che crea con il proprietario, questa razza non andrebbe per nessun motivo relegata a una vita in giardino. La conseguenza sarebbe una ovvia ripercussione sul carattere e sulle motivazioni del cane che , privo di punti di riferimento, cercherà di “autogestirsi” come meglio riesce (spesso con risultati spiacevolissimi).
È inoltre un ottimo lavoratore, in coppia col proprietario è in grado di svolgere tantissimi tipi di attività. Non a caso è un cane molto apprezzato in polizia e protezione civile.
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