I cavallucci marini sono tra i beniamini dei fotografi subacquei e di tutti quelli che si immergono per osservare le meraviglie del mondo sommerso. Ad ogni incontro con questi pesci dalla forma e dai comportamenti curiosi le domande si moltiplicano. Ovviamente la massima curiosità è sempre riservata alla riproduzione, una fase della biologia dei cavallucci in cui il maschio ha un ruolo di primo piano, ma anche il comportamento alimentare riserva qualche sorpresa.
Che i cavallucci fossero abili cacciatori dalla mira infallibile si sapeva da tempo, ma che sapessero avvicinare la loro preda come il più abile dei trapper è una scoperta recente. Dovendosi nutrire di piccolissimi crostacei estremamente sensibili a ogni perturbazione nell’acqua, i cavallucci sono diventati nuotatori molto abili, capaci di muoversi nell’acqua senza produrre vibrazioni.
La scoperta, come si può leggere sulla rivista “Nature Communication” del 26 Novembre 2013, si deve a tre ricercatori dell’Università del Texas ad Austin. Brad Gemmell e colleghi hanno svelato il mistero registrando immagini olografiche in 3D della testa del cavalluccio marino e di come si comportano le masse d’acqua che la circondano mentre il pesce si muove. Con questa tecnica digitale si è potuto osservare che, quando il cavalluccio marino si avvicina alla preda, l’acqua intorno al suo muso si muove pochissimo così da non mettere in allarme i crostacei presenti nelle vicinanze. Utilizzando una tecnologia da “stealth”, il cavalluccio sfrutta la propria testa rigida per creare una regione idrodinamicamente silenziosa davanti a sè e, probabilmente, sfrutta questa sua capacità anche quando è fissato con la coda a un ciuffo di alghe o a un corallo e si lascia cullare dalle correnti. A questo punto al nostro pesce non resta che inquadrare la preda, mirare, e risucchiare l’ignaro crostaceo.
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