Ogni anno vengono generati e scambiati tra Paesi milioni di fogli di carta di certificati fitosanitari necessari al commercio di piante e prodotti vegetali per alimenti. Ora la Commissione per le Misure Fitosanitarie (CPM) ha stabilito la creazione di un sistema globale di certificazione elettronica, denominato e-Phyto.
I certificati servono a garantire gli importatori che le piante e il cibo siano stati controllati e verificati esenti da infestanti che potrebbero devastare le produzioni locali. È un processo laborioso e costoso, che ora può essere semplificato e reso più economico, in termini di risorse e di ore-lavoro, con il certificato digitale e-Phyto.
I temi cruciali discussi prima di giungere alla decisione sono stati “la sicurezza e la riservatezza dei dati” ha ricordato Peter Thomson dell’European Integrated Pollution Prevention and Control Bureau (IPPC), responsabile dello sviluppo di e-Phyto.
Il modello centralizzato di certificazione rafforzerà la standardizzazione: “Ci sarà un solo set di regole e un solo modo di interpretarle” ha chiarito Thomson.
di Luca Serafini
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