Abbiamo un esempio di modello completo di “filiera del miele”: dalla produzione in apiario alla commercializzazione del prodotto finito.
Gli apicoltori Conapi lavorano secondo metodi tradizionali e consolidati, che si distinguono per l’attenzione alla salute delle api, per la cura nella produzione e nella conservazione del prodotto.
Grazie alla struttura dell’arnia moderna, l’apicoltore ricava il miele senza causare danno alla famiglia di api e lasciando scorte di miele per la loro sopravvivenza durante l’inverno: degli oltre 200 kg prodotti ogni anno da una famiglia di api, l’apicoltore ne preleva al massimo 30. Le materie prime sono trasformate con tecnologie protettive dell’integrità organolettica e nutrizionale dei prodotti. Grazie alla capacità dell’apicoltore di individuare le fioriture in arrivo, si possono raccogliere moltissimi mieli profumati.
Il miele è un prodotto già pronto, che non deve subire processi chimici o aggiunta di sostanze per essere consumato.
I prodotti sono raccolti seguendo tecniche in armonia con la Natura: circa il 50% dell’intera produzione dei soci è biologico e il Consorzio è il primo produttore di miele biologico in Italia.
Conapi diffonde la cultura dei prodotti apistici di alta qualità: il Consorzio ha contribuito alla conoscenza della pluralità e tipicità dei mieli italiani. Il Laboratorio di Conapi svolge costanti controlli su tutti i prodotti apistici conferiti e, per alcune ricerche, si avvale di laboratori esterni specializzati. Le analisi sensoriali consistono nella valutazione del miele da parte di personale esperto, che ne stabilisce la tipologia, ne valuta la corrispondenza allo standard qualitativo, ne individua gli eventuali difetti. Attraverso una moderna strumentazione, si valutano, poi, tutti i parametri quantitativi (HMF, umidità, colore…). Analisi svolte presso laboratori esterni, infine, controllano l’assenza di contaminanti e impurità e accertano, per mezzo dei microscopici granuli di polline, l’origine botanica e geografica del miele conferito.
I numeri del Consorzio
- 2.800 t/anno di miele raccolto
- 3.200 t/anno di miele e composte lavorati, confezionati e stoccati
- 5 milioni di vasi di miele
- 960 mila vasi di composte
- 660 mila squeezer
- 120 mila bustine monodose
- 81 mila vasetti di carta
- 61 mila confezioni di polline
- 54 mila confezioni di pappa reale
Lo stabilimento
Dall’ingresso in azienda, durante tutte le fasi di confezionamento, fino alla consegna presso i punti vendita, ogni fase della lavorazione del miele Conapi è effettuata secondo i migliori metodi, perché è importante non alterarne le proprietà organolettiche, per mantenere la ricchezza di aromi e profumi, tanti quanti sono i fiori da cui hanno origine.
Per questo motivo il miele di Conapi viene confezionato senza mai essere sottoposto a trattamenti di pastorizzazione: i mieli lavorati sono semplicemente ammorbiditi a temperature attorno ai 40 °C, per mantenere inalterate tutte le loro proprietà e i principi nutritivi.
L’area produttiva è dotata di un impianto di invasettamento automatizzato con una capacità lavorativa massima di oltre 30 t/giorno, in vasetti di vetro.
Le confezioni, sigillate ed etichettate, vengono assemblate in termopacchi o vassoi di cartone e sottoposte a innumerevoli controlli.
Una macchina bustinatrice confeziona bustine monodose dai 5 ai 15 g, con una capacità lavorativa di 320 bustine al minuto. Gli squeezer preparati dall’apposito impianto sono dotati di una valvola salvagoccia che impedisce la fuoriuscita del miele dopo l’utilizzo. Una linea è dedicata al confezionamento di vasi in vetro di piccolo formato.
Molto innovativa è la macchina che utilizza un contenitore in carta accoppiata con PLA, un materiale 100% biodegradabile e compostabile derivato dalla canna da zucchero. Il polline, al contrario del miele, è facilmente deperibile.
Per questo motivo, nello stabilimento di Conapi esiste un’area di lavorazione completamente dedicata, dove viene “asciugato” e confezionato in vasetto di vetro, oppure lasciato fresco in vaschette ad atmosfera modificata da conservare in frigorifero.
Anche marmellate e composte, dolcificate con miele o zuccheri della frutta, hanno un impianto di produzione dedicato.