In Italia il consumo pro capite di prodotti di carta usa e getta è di circa 9 chilogrammi all’anno. Una quantità considerevole, e che ha pesanti ripercussioni sugli ecosistemi da cui questo materiale – la polpa di cellulosa – è estratto.
Vaste aree della Grande Foresta del Nord, che si estende a cavallo di Russia, Finlandia e Svezia, stanno venendo distrutte per rispondere alla domanda del sempre più crescente business.
«È sconvolgente pensare che alberi che hanno svettato per decenni, o addirittura per secoli, vengano abbattuti per produrre fazzoletti o asciugatutto che verranno utilizzati per qualche secondo e poi gettati via – ha detto Martina Borghi, la responsabile della campagna Foreste di Greenpeace Italia -. Non possiamo permettere che foreste ad alto valore di conservazione, incluse le foreste vergini, vengano rase al suolo per produrre prodotti monouso».
Ecosistema prezioso
La Grande Foresta del Nord rappresenta quasi un terzo delle foreste rimaste sulla Terra. Le vaste torbiere e il permafrost che caratterizzano questo ecosistema unico ne fanno il più grande deposito di carbonio del nostro Pianeta.
Questa caratteristica rende la foresta boreale indispensabile nella lotta contro i cambiamenti climatici. Eppure solo il 3% della sua estensione è protetto.
Tra le aziende coinvolte nel business c’è Essity, il principale produttore di articolo monouso in carta d’Europa e il secondo nel settore su scala globale.
«Essity è tra i leader nella produzione di tissue e deve assumere la leadership anche nella lotta per salvare la Grande Foresta del Nord – ha aggiunto Borghi -. Quello che chiediamo è che Essity elimini dalla propria filiera i fornitori coinvolti nella distruzione di aree importanti della corona verde del nostro Pianeta».
Anche gli animali sono minacciati
Molto spesso le essenze arboree tagliate dai produttori vengono sostituite dal pino contorto (Pinus contorta), specie arborea non autoctona. Questo cambiamento altera l’intero ecosistema, rendendo difficoltoso l’approvvigionamento di cibo per le renne. Inoltre, il massiccio sfruttamento della foresta a fini commerciali minaccia la sopravvivenza della fauna locale, come la lince e il lupo grigio.
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