Finlandia, Irlanda, Olanda e Svezia hanno chiesto alla Commissione Europea di stabilire per il 2025 nuovi e stringenti obiettivi di limitazione delle emissioni per le nuove automobili.
Il sistema di controllo delle emissioni di CO2 per le auto di nuova costruzione ha avuto finora un grande impatto positivo nell’Unione Europea, riducendo i consumi e migliorando la qualità dell’aria.
L’attuale limite di 95 g/km di CO2 imposto per il 2021 è stato concordato solo al termine di estenuanti discussioni, specialmente con la Germania intenta a tutelare la sua potente industria automobilistica.
I Ministri dell’Ambiente o dei Trasporti dei quattro Paesi proponenti non hanno, comunque, specificato quale possa essere il nuovo limite da imporre per il 2025, ma chiedono che sia un “obiettivo sfidante e impegnativo”.
Alcuni parlamentari europei hanno separatamente indirizzato una lettera alla Commissione ricordando come quest’ultima si sia impegnata a stabilire un nuovo limite nel range di 68-78 g/km di CO2.
Il ruolo del trasporto su gomma
Il Commissario al Clima ed Energia, parlando a Bruxelles, ha detto che il trasporto su gomma, responsabile di circa il 20% delle emissioni nell’Unione Europea dovrà fare la sua parte per permettere di raggiungere il comune obiettivo di abbattere del 40% le emissioni globali in Europa entro il 2030.
Erik Jonnaert, segretario generale dell’Associazione delle industrie dell’auto (ACEA), ha avvertito che i futuri limiti dovranno comunque tenere conto delle esigenze di salvaguardia della competitività dell’industria europea.
Ha aggiunto, inoltre, che “L’industria automobilistica sarà in grado di assumere impegni realistici per il dopo 2020 quando saranno consolidati i progressi tecnici in ambito di auto elettriche e ibride”.
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