Prosegue con successo la mostra “ZANNE, CORAZZE E VELENI – Le strategie di sopravvivenza di insetti, ragni, anfibi, rettili”, allestita presso il Museo Civico di Storia Naturale “G.Doria” di Genova fino al 15 giugno.
L’esposizione, inaugurata lo scorso dicembre, si è nel frattempo rinnovata e dal 12 aprile saranno protagonisti nuovi straordinari animali, alcuni dei quali mostrati al pubblico per la prima volta.
All’interno dei 18 terrari fanno il loro ingresso, infatti, 9 nuove specie. Tra le più curiose vi sono le vespe manipolatrici Ampulex compressa, in grado di controllare, attraverso il veleno inoculato, il comportamento delle loro vittime, annullandone di fatto l’istinto alla fuga. La preda viene poi consegnata alle larve che la utilizzeranno come nutrimento.
Altri protagonisti sono il ragno pescatore Dolomedes, abile cacciatore di piccoli pesci sott’acqua, e un “coccodrillo in miniatura”, ovvero lo scinco alligatore Tribolonotus novaeguineae, una piccola lucertola della Papua Nuova Guinea. Ma anche i coleotteri tigre Manticora latipennis, dalle mandibole infallibili, la scutigera, un grosso centopiedi predatore dalle lunghissime zampe, mantidi religiose che si trasformano in tutto e per tutto in un ramo e l’uropigio, un aracnide in grado di emettere acido. Presenti, in uno spazio tutto per loro, anche le giovani Emys orbicularis ingauna, le testuggini palustri endemiche della Liguria, riprodotte in cattività grazie ad un progetto LIFE europeo avviato dall’Acquario di Genova e dal Centro Emys di Albenga. E poi, non poteva certo mancare anche una nursery, quella delle piccole mantidi orchidea, nate da poco e visibili nel terrario della loro sorella più grande, distinguibile con fatica visto che imita in ogni dettaglio il fiore di un’orchidea. I giovani sono collocati in appositi contenitori poiché questi insetti non possono convivere negli stessi spazi: sono, infatti, cannibali.
Di questa mostra affascinante, che ad ogni terrario proietta il visitatore in mondi sconosciuti, abbiamo parlato con Emanuele Biggi, naturalista, fotografo, presentatore della trasmissione di RAI3 GEO, ideatore e curatore della mostra insieme a Francesco Tomasinelli e, come quest’ultimo, collaboratore de La Rivista della NATURA.
Perché questa mostra piace così tanto?
È una domande facile… perché sono presenti gli animali dal vivo. E ogni specie è “celebrata” in un terrario ampio che riproduce il suo ambiente naturale. Osservarli è un po’ come compiere un piccola esplorazione in una lontana foresta. Se poi si vuole approfondire ci sono le storie fotografiche alle pareti. Inoltre, quelli di Zanne, corazze veleni non sono animali che vengono mostrati normalmente. Sono tutti diversi tra loro e ognuno ha qualche sorpresa: una livrea mimetica molto efficace, una corazza impenetrabile o un’arma tenuta nascosta…
Che tipo di visitatore viene?
Moltissimi sono bambini con le famiglie, affascinati da questi animali così insoliti. Tuttavia, questa non è una mostra costruita apposta per loro ma è pensata per un pubblico di tutte le età non specializzato. Molti ritornano nei giorni in cui agli animali viene dato da mangiare per vedere il
dietro le quinte della mostra, che si tiene ogni sabato pomeriggio.
Quale specie piace di più?
Nei vari terrari sono presenti 18 specie. Direi che tra le più apprezzate ci sono le mantidi, con straordinarie doti di camuffamento, come la mantide orchidea e la mantide foglia morta. Ma piacciono anche molto la rana muschio, identica ad un ciuffo di muschio e lo scorpione di foresta, che reagisce alla luce ultravioletta diventando fluorescente.
Possiamo dire che rettili, anfibi e invertebrati hanno schiere di fans insospettate?
Molti bambini hanno una naturale attrazione per tutti gli animali, prima che gli adulti mettano loro in testa cosa è bello e cosa è brutto. Le specie in mostra esercitano un fascino indiscutibile, sia per il loro comportamento, sia per le forme curiose ma, in linea di massima, appartengono alla categoria dei “brutti e cattivi”. Sicuramente parte del potere attrattivo nasce dal fatto di vedere dal vivo qualcosa che molti ritengono spaventoso.
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