In un caldo e soleggiato mattino primaverile, durante una delle mie settimanali passeggiate “full immersion” nella natura, diretta sulla vetta del Monte San Primo (Bellagio, provincia di Como), mi sono imbattuta in uno scarabeo che “zampettava” tra i sassi. Il colore nero e lucido dell’insetto illuminato dai raggi solari ha subito catturato la mia attenzione. Ho così iniziato a scattare alcune immagini finché l’acrobatico insetto non si è trovato in questa bizzarra e precaria posizione. Ho messo a fuoco il mio soggetto mantenendo sfuocato il prato verde sullo sfondo per concentrare l’attenzione solo sull’animale e trasmettere l’energia che impiegava per restare aggrappato saldamente con la zampa alla presa e i sui suoi strenui tentativi di mantenersi in equilibrio. Ho scattato la foto a mano libera pur avendo a disposizione un treppiede perché penso che le fotografie più emozionanti siano quelle rubate alla natura. Lo scarabeo-funambolo, infine, è riuscito a tornare sul sasso. Non per altro è considerato l’insetto più forte al mondo.