Questa volta occupiamoci del punto di unione tra il ciclista e la sua bicicletta: il pedale.
Tale oggetto è molto importante per ottenere il massimo dalla propria pedalata. Se uno intende usare la bicicletta non soltanto in città ma per fare dei tragitti medi o lunghi è tassativo che abbia i piedi legati ai pedali tramite apposite scarpe e relativi attacchi. Pedalando si spinge ma contemporaneamente si può anche tirare verso l’alto proprio grazie al fatto che i piedi sono fissati ai pedali. In questo modo si utilizzano altri muscoli del proprio corpo, si aumenta la potenza, si trovano nuove energie quando ci si sente spossati, e si allevia la tensione sulla schiena. Provate durante una lunga salita, quando il dolore alla parte bassa della schiena comincia a farsi sentire, a smettere di spingere e invece tirare con i piedi i pedali verso l’alto, come per incanto il dolore sparirà! Altro aspetto fondamentale del bloccaggio dei piedi ai pedali è la sicurezza di marcia. Il piede non può scivolare dal pedale così non si rischia mai di perdere l’equilibrio ed il controllo della bicicletta. Questo punto è fondamentale in discesa e quando si va veloce.
La controindicazione a tutti questi vantaggi è il rischio di cadere da fermi perché non si è riusciti a liberare il piede in tempo. Tale caduta va messa in conto: è il prezzo da pagare quando si è alle prime armi e non si hanno memorizzato gli automatismi dei movimenti. Il piede non si stacca sollevandolo ma ruotando il tallone verso l’esterno.
Generalizzando due sono i tipi di bloccaggio dei piedi ai pedali: le scarpe ed i relativi attacchi per mountain bike ed i corrispondenti modelli per bici da corsa. La scarpa da MB ha la suola in gomma tassellata e permette di camminare a piedi agevolmente, il punto di contatto tra scarpa e pedale è molto ridotto. La scarpa da corsa pesa molto meno, ha la suola liscia e rigida, in plastica o in carbonio, da cui sporge una tacchetta che s’incastra al pedale. Il punto di contatto è il più largo possibile. Con tali scarpe non è consigliabile fare lunghi percorsi a piedi e si rischia di scivolare facilmente. Esistono in commercio coperchi in gomma per le tacchette da usarsi per camminare.
A livello di efficacia della pedalata la scarpa da corsa trasmette una percentuale maggiore della potenza prodotta dal corpo al pedale. Inoltre, più leggera è la scarpa, più è ben chiusa attorno al piede e più rigida è la suola: tanto maggiore sarà la resa della pedalata. Si avverte la medesima sensazione di quando si scia con calzature morbide e larghe o calzando correttamente degli scarponi da gara.
Per quanto riguarda le tacchette da applicare sotto le suole delle scarpe ne esistono di tre tipi, di diverso colore, che consentono una rotazione della scarpa sul pedale più o meno accentuata. Io mi trovo bene con quelle nere che non consentono alcuna rotazione. L’importante è che quando si applicano sotto la suola si eseguano diverse prove per trovare l’angolo giusto di posizionamento del piede per non accusare, a lungo andare, dolori alle ginocchia.
In definitiva chi è più esigente e vuole ottenere il meglio da se stesso e dalla sua bicicletta opterà per la scarpa da corsa, chi predilige la comodità e prevede di camminare durante il giro preferirà la soluzione MB.
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