Una dieta a base di frutta e verdura bio riduce i livelli di pesticidi nelle urine del 65%. Sono dati pubblicati da Environmental Health Perspectives presentati al Convegno dell’Associazione Nazionale Biodinamica “Oltre expo. Alleanze per il pianeta”.
“Se i dati del consumo di cibi biologici e biodinamici sono in continua crescita – commenta il presidente di AIAB, Vincenzo Vizioli – lo si deve a un aumento di consapevolezza dei consumatori e alla qualità e alla sicurezza dei cibi liberi da pesticidi”.
I consumatori, infatti, stanno cambiando abitudini e scelte, mentre le istituzioni e la politica ancora lasciano spazio a tipi di gestione dei campi, come per esempio il cosiddetto integrato, che assorbono enormi risorse economiche e non portano alcun risultato in termini di beneficio ambientale e di salute dei consumatori”.
In particolare lo studio per rilevare i pesticidi si è concentrato sugli organofosfati, tra i pesticidi più utilizzati nell’agricoltura convenzionale, soprattutto per la coltivazione di frutta e verdura. L’US Environmental Protection Agency li ha classificati come altamente o moderatamente tossici. Già a bassi livelli sono sospettati di minacciare il sistema nervoso.
di Luca Serafini
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