Spesso si ritiene che lo stato dell’Australia abbia avuto inizio nel 1788, quando gli inglesi stabilirono a Botany Bay, un’insenatura nei pressi dell’attuale Sydney, una colonia penale. In realtà, il continente ha una storia assai più antica ed è quella legata alle popolazioni indigene, che si ritiene abitino questo territorio da 70mila anni.
La ricchezza culturale, artistica e musicale degli Aborigeni è considerata una tra le più durature della storia della specie umana. Il ritrovamento di dipinti su roccia datatati più di 40.000 anni, l’esistenza di circa 200 diverse lingue e la suddivisione del territorio livello politico in circa 600/700 parti diverse, permettono d’intuire la complessità sociale preesistente il colonialismo. Lo stile di vita delle popolazioni aborigene può essere definito come totalmente sostenibile. La profonda connessione dell’individuo e delle comunità con il territorio è tale che gli indigeni si considerano i custodi della natura. Tutta la loro vita è basata sul rispetto per l’ambiente, nella convinzione che tutto quello che viene preso dalla natura, deve essere ridato.
Fin dall’arrivo dei coloni il numero di aborigeni è calato drammaticamente, da circa un milione ai soli 60.000 attuali. Vi sono numerose ragioni legate a questo calo, tra le quali l’introduzione di nuovi virus come il morbillo, la deportazione delle popolazioni da aree di interesse economico per il coloni, fino ad azioni di sterminio portate a termine nel primo secolo con l’intento di eliminare letteralmente gli indigeni tramite il sistema delle “generazioni rubate”.
Oggigiorno vi sono numerosi problemi sociali legati alla convivenza tra le comunità aborigeni e gli Australiani. Paradossalmente coloro che hanno abitato così a lungo questo continente non hanno il diritto di portare a termine attività come caccia, pesca e rituali sacri, che hanno permesso il susseguirsi di oltre 250 generazioni. Lo stile di vita delle comunità aborigene è considerato non abbastanza evoluto da alcuni partiti del governo australiano, che accusa queste popolazioni di non voler integrarsi nella società sviluppata dei coloni.
Essendo una delle problematiche nazionali più importanti, i post delle prossime settimane saranno sviluppati attorno a questo tema. In particolare, sarà approfondita la situazione attuale delle popolazioni aborigene, assieme all’inestimabile ricchezza culturale millenaria. Infine, un’intervista a Lexodious Daad, un membro aborigeno della Macquarie University terminerà la serie.