La moda è un appuntamento fisso nel mese di settembre. Da New York a Milano, modelle e fashionisti sfilano sfoggiando capi e accessori sempre più ricercati e particolari. Alcuni però si distinguono promuovendo un futuro più sostenibile per l’industria.
Sponsorizzato da The North Face ed Eileen Fisher, l’evento “FASHION = ACTIVISM: Rethink, Reuse, Respect” presso il Brooklyn Fashion+Design Accelerator, ha presentato il lavoro di artisti locali e ha radunato ospiti importanti uniti dalla passione per l’ambiente.
Hyperlocal (iperlocale) è stata una tra le parole più utilizzate durante la conversazione condotta dal fondatore di Boerum Apparel, Tedd Lidow, con ospiti quali la direttrice del dipartimento educazione e sviluppo professionale del Council of Fashion Designer in America (CFDA) e i rappresentanti di Eileen Fisher e The North Face.
I vestiti del futuro
Nonostante la strada verso la produzione di capi più ECO sia ancora lunga, gli ospiti hanno spiegato il duro lavoro che stanno svolgendo al fine di arrivare a utilizzare materiali biologici e prodotti localmente per la realizzazione di capi da indossare quotidianamente.
“Deriva tutto dal sole e dalla terra, che fungono come da batteria” dice uno tra gli ospiti del convegno. Spiega poi come i capi prodotti con l’utilizzo di materiali biologici siano facilmente riutilizzabili e possano poi tornare al suolo, chiudendo così un ciclo perfetto.
Ad aiutare nel raggiungimento dell’obbiettivo sarà anche la tecnologia, che ha la capacità di inventare materiali sostenibili che, insieme a quelli biologici, elimineranno possibilmente i capi sintetici, difficili da smaltire e di bassa qualità.
Aziende tessili, sia di piccolo sia di grande livello, dovrebbero instaurare un rapporto diretto e di fiducia con i coltivatori locali, hanno spiegato gli ospiti. “Il nostro obiettivo è di fare combaciare design e agricoltura”.
Cosa e come fare
Nonostante le difficoltà, i rappresentanti delle aziende sono fiduciosi. “Sempre più designers emergenti stanno cercando di utilizzare questo modello durante la produzione dei capi” ha spiegato uno degli ospiti. “Non si può però creare un cambiamento se non si cambia anche il modello di business di un’azienda”.
Ciò significa che tutti i dipartimenti all’interno dell’azienda dovrebbero abbracciare la filosofia Ecosostenibile e lavorare insieme al fine di raggiungere l’obiettivo prefissato. Non è quindi compito solo della produzione lavorare al fine di rendere i capi sostenibili ma spetta anche al marketing, alla distribuzione e alla vendita.
Anche i consumatori rivestono un ruolo importante
“Deve esserci richiesta da parte dei consumatori perché gli investitori credano nel progetto” spiega la rappresentante di CFDA. “Se comprate quindi un capo sostenibile, non utilizzatelo come uno dei tanti: rispettatelo, promuovetelo e indossatelo con orgoglio.”
Anche il governo potrebbe svolge la sua parte. Un esempio del supporto che l’ente potrebbe dare agli innovatori sarebbe di promuovere produzioni locali interne, limitando l’importazione di materiali e produzioni estere spiegano gli ospiti rispondendo a una domanda del pubblico.
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