Un volo di gru di Sandhill si staglia nel cielo livido squarciato da un fulmine. È questa la foto vincitrice assoluta della terza edizione del Siena International Photo Award e porta la firma di uno dei fotografi documentaristi più famosi al mondo, l’americano Randy Olson, che con questo scatto si è aggiudicato il titolo di Photographer of the Year SIPA Contest 2017. Il prestigioso riconoscimento è stato consegnato lo scorso sabato sera a Siena nella bella cornice del Teatro dei Rozzi, gremito di fotografi giunti da tutte le parti del mondo. Sono state, infatti, 45mila le fotografie pervenute quest’anno da 161 Paesi, che una selezionata giuria composta da 26 fotografi internazionali – fra cui Timothy Allen, Dave Black, Alex Noriega, David Lazar, Adrian Dennis, Sophie Stafford e David Shultz – è stata chiamata a giudicare.
Randy Olson e Ami Vitale
Assente dai concorsi fotografici da qualche anno, Randy Olson si è presentato al Sipa Contest 2017 con “Sand Hills Cranes”, uno scatto che rimanda al problema della rarefazione degli habitat. Protagoniste della foto sono più di 400mila gru di Sandhill concentrate nella piccola area del fiume Platte, in Nebraska, a testimonianza di come questi uccelli incontrino sempre maggiori difficoltà nel trovare habitat idonei durante le proprie migrazioni dalla Sibera al Sud America.
Il riconoscimento di Best Author Sipa Contest 2017 è andato, invece, alla fotografa e regista americana Ami Vitale, anch’essa pluripremiata autrice di immagini che hanno fatto il giro del mondo, e che ha vinto anche nella categoria Storytelling con il racconto “Pandas Gone Wild”, un lavoro che documenta gli sforzi che scienziati e ambientalisti cinesi stanno portando avanti da anni per reintrodurre il panda gigante in natura e che hanno permesso nel 2016 di cancellare questa specie dalla lista di quelle minacciate d’estinzione.
Categorie in gara
Anche quest’anno la Natura è stata protagonista del Contest. Infatti, fra le 10 categorie in gara, due erano quelle a lei dedicate, WildLife e Nature, mentre il tema principale dell’edizione 2017, dal titolo Ghiaccio Fragile, rimandava alla tematica ambientale dei cambiamenti climatici.
Nella categoria WildLife ha vinto il russo Sergey Goshkov, con lo scatto “Attack”. Il fotografo ha immortalato la battaglia che si compie ogni anno sull’isola di Wrangel, nella Russia nordorientale, tra le oche delle nevi, che vi giungono dal Nord America per nidificare, e le volpi artiche che cercano di sottrarre loro le uova.
Nella categoria Nature, è giunta prima la foto “Beast”, del fotografo australiano Jame Smart che con coraggio e un pizzico di incoscienza ha inseguito una tempesta nell’area di Black Hawk, Stati Uniti, documentando Madre Natura in tutta la sua forza.
Nella categoria Ghiaccio Fragile, ad aver meglio interpretato il tema di quest’anno è stato il fotografo israeliano Roie Galitz. Il suo scatto “Dreaming on sea ice” riprende un orso polare addormentato su una zattera di ghiaccio alla deriva nell’arcipelago delle Svalbard e ci porta a riflettere sul cambiamento climatico in atto, responsabile di un drammatico impatto sugli orsi polari.
Per gli altri vincitori di categoria – Open Color, Open Monochrome, Travel, Peolpe&Portrait, Architecture, Sport, Under 20 – rimandiamo al sito del Contest
La mostra Beyond the Lens
Fino al 30 novembre, le foto vincitrici delle varie categorie e una selezione delle più belle saranno protagoniste della mostra fotografica ‘Beyond the Lens’ allestita a Siena nell’ex distilleria dello Stellino, in Via Fiorentina.
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