Tempo fa si parlò di una scoperta eccezionale: i resti di due scheletri abbracciati fra loro, ritrovati nel mantovano. Ora si bissa, con l’individuazione di altre due strutture scheletriche appartenenti a un uomo e una donna vissuti quasi 6mila anni fa.
Il ritrovamento è avvenuto in una caverna del Peloponneso, nei pressi di Mani. Impossibile per ora definire i motivi della scomparsa, ma è innegabile che fra i due intercorresse un rapporto affettivo importante. Le analisi compiute con il Carbonio 14 confermano l’antichità dei reperti, affiancati da suppellettili e resti di armi rudimentali.
L’area di scavo è nota dalla fine degli anni Cinquanta ed è attrezzata con un piccolo museo; che fra non molto potrà esibire anche il suo “pezzo” più prezioso: l’abbraccio eterno di una coppia di amanti risalenti al lontano Neolitico.
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