Il birdwatching, anche tra gli amanti della Natura, è ancora un’attività di nicchia, che tuttavia sta conoscendo un costante e spesso rapido incremento, tanto da cominciare a diventare interessante anche dal punto di vista economico.
Ecoturismo per le aree protette
Ciò sta aprendo importanti prospettive all’interno del più vasto settore dell’ecoturismo, ma soprattutto può cominciare a “pesare” nell’ambito di scelte gestionali di importanti aree protette, soprattutto nei Paesi dell’Est, che hanno una lunga tradizione di sostegno al turismo venatorio e che ora, forse, cominciano a capire quanto possa essere conveniente invece privilegiare altre forme di turismo naturalistico, tra l’altro molto meno impattanti sulle popolazioni animali e sull’ambiente.
Un interessante contributo scientifico a sostegno di tali scelte arriva da un recente studio di ricercatori polacchi dedicato, appunto, alle ricadute economiche del turismo per il birdwatching, svolto nel famoso Parco Nazionale della foresta di Białowieża (l’articolo, in inglese, è liberamente scaricabile qui).
Questa grande foresta primeva, divisa amministrativamente tra Polonia e Russia, è un fantastico sito per osservare la fauna selvatica (tra cui l’ultima popolazione del famoso bisonte europeo) e in particolare gli uccelli. Tale fatto attira migliaia di birdwatcher da tutto il mondo, attratti dalla diversità particolarmente elevata delle locali popolazioni ornitiche, con la maggior parte delle specie associate alle caratteristiche di foresta matura (old-growth forest) di questo magico luogo, comprese le notevoli popolazioni di quasi tutti i picchi europei.
Purtroppo queste specie sono minacciate da attività di diboscamento che vengono intraprese partendo dal presupposto che la silvicoltura è l’attività più importante per l’economia locale. L’obiettivo dello studio è stato, quindi, quello di confrontare le entrate generate dai birdwatcher con le entrate generate da altri turisti che visitano la Foresta, per contrastare la giustificazione economica del taglio del legname.
Sulla base di 165 risposte a un questionario, i risultati hanno evidenziato come un birdwatcher spenda in media 64,6 USD al giorno, rispetto a 38,6 USD al giorno di altri visitatori della Foresta. Gli amanti del birdwatching rimangono a Białowieża anche più a lungo degli altri turisti (rispettivamente 3,8 e 2,5 giorni). La spesa locale stimata totale di circa 14.000 birdwatcher nel 2016 è stata di quasi 2,2 milioni di USD. Al contrario, dal 2005, la gestione delle foreste e la vendita di legname proveniente dalla Foresta hanno comportato perdite economiche ogni anno, a cui andrebbe aggiunto il danno ecologico del continuo diboscamento anche sugli uccelli e del conseguente inevitabile declino del reddito proveniente dal turismo ornitologico.
Uno studio che sarebbe interessante replicare anche in aree italiane ad alta densità di birdwatcher (per esempio, il delta del Po), soprattutto laddove persistono pressioni opposte.
In ogni caso questa ricerca si pone come un’utile “pezza d’appoggio” per ulteriori discussioni e valutazioni.
SEMPRE INFORMATI!
Per rimanere aggiornato su tutte le news sulla Natura, selezionate dalla nostra redazione, iscriviti alla newsletter di rivistanatura.com
Basta inserire l’indirizzo e-mail nell’apposito modulo qui sotto, accettare la Privacy Policy e cliccare sul bottone “Iscriviti”. Riceverai così sulla tua mail, due volte alla settimana, le migliori notizie di Natura! È gratis e ti puoi disiscrivere in qualsiasi momento, senza impegno