Stanno arrivando le vacanze e abbiamo già parlato di viaggi con i nostri amici cani e gatti, ma nelle nostre case a farci compagnia ci sono anche pappagallini, conigli o criceti, ed è proprio di questi ultimi che parleremo oggi. È possibile portare con sé in vacanza anche il piccolo amico roditore o è meglio lasciarlo a casa o addirittura in una pensione per animali?
Certamente, come per gli altri animali da compagnia anche per il criceto ci sono varie possibilità, avendo cura però, di ridurre al minimo lo stress del viaggio e assicurandoci di fargli vivere un’esperienza adatta alle sue esigenze, oltre che positiva.
Questi piccoli roditori non sopportano benissimo i cambiamenti, perché sono animali dall’indole decisamente abitudinaria. Se dunque, il vostro viaggio avrà una durata breve (massimo quattro giorni) sarebbe meglio non stressare il roditore e lasciarlo a casa, affidandolo a qualcuno di fiducia che si possa prendere cura di lui in vostra assenza. Nel caso in cui, la vostra vacanza dovesse invece essere molto lunga è meglio portare in criceto con voi.
Viaggiare con un criceto: suggerimenti e precauzioni
In fondo è semplice portare il nostro amico in vacanza dal momento che sta in una gabbietta ma, il cambiamento potrebbe rivelarsi uno stress per questo piccolo animaletto piuttosto delicato.
In auto
Nel caso si viaggiasse con lui in auto, sarà meglio non eccedere con l’aria condizionata, oscurare i finestrini e magari avvolgere in un panno una bottiglia fresca da porre accanto alla gabbia per refrigerare l’ambiente. Non lasciate mai da solo il criceto in auto con il caldo per il rischio di un colpo di calore.
I criceti soffrono molto l’afa e le alte temperature, perciò è fondamentale che la gabbia non stia alla luce diretta del sole.
La gabbia va preparata accuratamente prima di partire, ricoprendo il fondo con lettiera e carta igienica e inserendo cibo, pezzetti di mela e qualche foglia di insalata. Non dimenticate di assicurarvi che il beverino sia sempre pieno di acqua fresca.
Disponete anche, nella gabbietta qualche giochino e fategli compagnia ogni tanto per non farlo sentire troppo solo e spaesato mentre viaggiate.
In treno
I criceti sono ammessi sui treni ma devono viaggiare in un trasportino. Posizionate all’interno uno strato di lettiera in canapa o cellulosa, con un po’ di carta igienica inodore, semini, un rotolo di carta igienica con cui giocare e l’immancabile insalata verde. Non rendete le casette troppo pesanti perché possono facilmente capovolgersi se correte o se vi danno un colpo e possono far male al criceto. Evitate anche il beverino che con ogni piccola scossa perde acqua. Per il tragitto mettete il trasportino in una borsa di stoffa e, quando salite sul treno aspettate qualche minuto prima di entrare nel locale condizionato per far ambientare gradualmente anche il criceto, lui non si autoregola come noi ma soffre molto ad ogni grosso sbalzo di temperatura.
In aereo
Un’attenzione particolare va rivolta alla temperatura in un aereo che è spesso eccessivamente bassa. Se la compagnia aerea lo permette, chiedete di poter tenere la gabbia o il trasportino in mano per controllare la situazione. Come per i viaggi in auto, tenete sempre un velo sulla gabbia in modo che attenui i bruschi cambiamenti di temperatura all’entrata e all’uscita del velivolo, oltre che per non disperdere eventuali peli a cui qualche passeggero potrebbe essere allergico.
Come accade per gli esseri umani, è probabile che il criceto possa risentire della diminuzione della pressione dell’aria con la salita o l’abbassamento di quota. Le normative e le dimensioni del trasportino variano in base alla compagnia scelta e ricordate di avere a disposizione un certificato medico redatto da un veterinario che assicuri la salute dell’animale, almeno per i viaggi in Europa. Per i paesi extra europei, bisogna informarsi con largo anticipo sulle norme vigenti a seconda della destinazione. In alcuni Paesi viene richiesta infatti, la quarantena per verificare l’assenza di malattie.
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