Questa foto, non solo racconta una storia, ma farà ricredere tutti quelli che pensano che i pulitori (siano essi pesci o crostacei) esistano soltanto nei mari tropicali.
La storia la dobbiamo a Adriano Morettin che così la racconta.
«Durante un’immersione davanti all’Isola di Lesina (Hvar), in Croazia, mi sono imbattuto in un blocco di cemento da cui spuntava un tubo di ferro. Da questo faceva capolino un bellissimo esemplare maschio di bavosa ruggine. Piano piano mi sono avvicinato sino a riuscire ad immortalarla a pieno fotogramma. Solo allora mi sono accorto, con mia grandissima sorpresa, che sulla sua testa stava facendo toeletta un gambero pulitore Lysmata seticaudata. A questo punto ho guadagnato ancora qualche centimetro nell’avvicinamento e mi sono messo di fronte a lei per riprenderla meglio. Sono quindi riuscito a farle due o tre scatti e poi, con mio grande rammarico i flash, hanno esaurito la carica. Purtroppo sono riuscito a tornare solo il giorno dopo, ma la situazione era cambiata perché un pescatore aveva calato la sua nassa e la bavosa ci era finita dentro. Ovviamente la liberai, ma la bavosa, evidentemente spaventata, se ne scappò ben lontano dalla sua ex tana e non la rividi più. Morale quando si presenta un’occasione simile non bisogna lasciarsela scappare!»
Una relazione inusuale
E come il fotografo, anche noi non ci siamo fati scappare la possibilità di mostrarvi questo scatto insolito perché di norma la Lysmata seticaudata si fa fotografare in compagnia di murene, gronchi e cernie, tutti pesci predatori che però, come sempre accade in queste occasioni, si guardano bene dal mangiare il piccolo crostaceo almeno per due motivi il primo è che da un simile boccone ricaverebbero ben poche calorie e il secondo perché si priverebbero di un prezioso aiuto per liberarsi di parassiti, cellule morte, fastidiosi residui…
Ed è proprio nell’esercizio di queste funzioni che il crostaceo è stato fotografato accanto a questo esemplare di Parablennius gattorugine o bavosa ruggine. Il fotografo, giustamente ha intitolato il suo scatto “coiffeur” perché la bavosa sembra davvero bisognosa di una pettinata ai suoi tentacoli a ciuffo un po’ arruffati e il gamberetto (se guardate bene lo notate) pare avere un pettine fissato alle antenne. In realtà non è un pettine, ma una serie di filamenti con funzione olfattiva che guida il crostaceo quando quest’ultimo è all’opera.
Dove vive il gambero pulitore
Il piccolo e servizievole gamberetto, dalla vivace colorazione rossa, si può rinvenire da poco sotto la superficie fino ad una sessantina di metri di profondità e misura in media poco più di tre centimetri, anche se le femmine (sempre più grosse dei maschi) possono superare i sei. Questo pulitore nostrano, però, non vive solo facendo la toeletta ai pesci, ma è perfettamente in grado di trovarsi il cibo altrove. Di solito accade di notte quando, dopo essersi fatto più rosso attenuando le bande longitudinali bianche, il gamberetto va a spasso per il fondo marino non solo in cerca di nutrimento, ma anche di femmine con uova da fecondare, in circolazione tra maggio e settembre.
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