Famiglie di gechi svettano sulle facciate dei palazzi delle città e non solo. Negli ultimi anni, sono aumentati e in particolar modo d’estate ci fanno compagnia.
C’è una connessione con il cambiamento climatico? Da dove arrivano e di cosa si nutrono? Sono pericolosi per uomini e animali domestici?
La credenza popolare dice che questi animaletti portino fortuna. Innocui e affascinanti quando li vediamo fuori, ma quando li troviamo dentro casa la maggior parte di noi solitamente non reagisce proprio bene, cercando di scacciarli il più in fretta possibile credendoli pericolosi.
Ma il geco è tutto fuorché pericoloso, conosciamolo meglio.
Un rettile dalla cattiva reputazione
Il geco (Geco comune o Tarentola mauritanica Linnaeus), minuscolo rettile del sottordine dei sauri, vive solitamente nell’area del Mediterraneo, soprattutto lungo le fasce costiere.
Normalmente, ha dimensioni medio-piccole che non superano i 20 centimetri di lunghezza compresa la coda. Ha un corpicino grassottello ma, nonostante la sua mole, si inserisce ovunque, anche nei pertugi più stretti.
Le sue speciali zampe sono piccole capolavori ingegneristici della natura: hanno minuscoli cuscinetti e una serie di lamelle longitudinali che gli permettono di non scivolare e arrampicarsi con estrema facilità, quasi come se avesse delle ventose. Per staccarle dalla superficie non deve far altro che cambiare inclinazione.
Adora nutrirsi di insetti come mosche, zanzare, falene e scarafaggi, è perciò decisamente utile all’uomo e all’ecosistema.
Come allontanare i gechi da casa
Come per gli incontri con altri animali, anche quando abbiamo un geco di fronte bisogna avere un po’ di buon senso, non è certo necessario scacciarlo con violenza o fargli del male. Esistono metodi naturali che possono indurre il geco a lasciare spontaneamente la nostra casa ed evitare che ritorni.
- L’acqua: non la sopportas proprio, se provate a vaporizzare sull’animale un po’ di acqua fredda lui andrà via capendo di non essere bene accetto.
- Un retino: metodo però non molto semplice vista la rapidità con cui si muove il geco e si infila in tutte le fessure, ma con un pizzico di pazienza si può provare a prenderlo per poi riportarlo fuori.
- Sigillare crepe o fessure.
- Montare le zanzariere per limitare l’ingresso degli insetti, cibo preferito dei gechi, e di conseguenza, anche la loro entrata.
- Gli spicchi d’aglio, il caffè e il pepe, sono odori poco amati dai rettili in questione, basta distribuirli all’ingresso di casa o nelle piante.
- Pulizia costante dell’appartamento: eliminando le loro prede saranno infatti, meno attirati all’ingresso nelle vostre case.
È solo un’impressione o la presenza dei gechi in città è aumentata?
Ultimamente gli incontri cittadini con questi piccoli e veloci rettili sono molto frequenti, senza dubbio il cambiamento climatico e l’aumento delle temperature ne sono complici.
A volte si spostano con la movimentazione di merci e materiali come quelli edili, ma anche da legna da ardere come quella usata dalle pizzerie. Ma come mai si trovano così bene in città?
La città ha tante nicchie ecologiche potenzialmente da occupare. Inoltre, ha una temperatura più calda delle zone di campagna, in particolar modo in inverno, questo permette una buona vita a organismi più mediterranei.
Animali come i gechi, non sono poi particolarmente esigenti, trovano facilmente condizioni idonee anche in una città o grosso paese poiché le mura della città sono simili alla scogliera o alla parete rocciosa e gli insetti si trovano ovunque.
Le modifiche climatiche che stiamo vivendo non hanno dunque ripercussioni solo su di noi, ma anche su tutta la biodiversità.
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