Il Gruppo Caviro, con il progetto “Dalla vite alla biocarburazione avanzata, con Caviro è possibile”, si è aggiudicato il Premio Impresa Ambiente 2020 nella categoria “Migliore gestione per lo sviluppo sostenibile per media o grande impresa”.
Con questo riconoscimento, il Gruppo faentino è candidato di diritto all’European Business Award for the Environment.
Il Premio Impresa Ambiente valuta le imprese che dimostrano di avere una visione strategica e un modello di gestione in grado di assicurare un miglioramento continuo e un costante contributo allo sviluppo sostenibile, coniugando aspetti ambientali, economici e sociali. Il Gruppo Caviro non solo è risultato al vertice della categoria medie o grandi imprese, ma ha anche annunciato di avere in programma per i prossimi mesi un nuovo investimento di 10 milioni di euro nel settore green.
Marco Frey, Professore ordinario di Economia e gestione delle imprese alla Scuola Universitaria Superiore Sant’Anna di Pisa e presidente della giuria, ha motivato così il riconoscimento: «Caviro rappresenta uno degli esempi più significativi di filiera integrata nel settore vitivinicolo, il cui impegno nel perseguimento della sostenibilità è connotato da una visione strategica a lungo termine. Know-how e dotazione impiantistica consentono a Caviro di produrre all’interno dei propri stabilimenti non soltanto del vino di qualità, ma anche di trasformare tutti i sottoprodotti della vinificazione, attribuendo allo scarto dignità di risorsa che si rigenera e che rientra nuovamente in un ciclo produttivo. Degna di nota è anche la potenzialità di diffusione di questi principi su vasta scala essendo Caviro presente sul mercato con marchi molto conosciuti.»
La cerimonia di premiazione si è svolta in diretta YouTube, alla quale ha preso parte Carlo Dalmonte, Presidente di Caviro: «Siamo molto onorati di ricevere questo Premio che dedico ai nostri 12.400 agricoltori soci. La nostra è una storia che parte e arriva al grappolo d’uva in un cerchio non solo ideale, ma anche reale. Grazie all’economia circolare Caviro non produce scarti ma solo materie prime e lo fa tenendo insieme tutela ambientale e business. Perché le persone sono sempre più attente ad acquistare prodotti provenienti da una filiera responsabile e premiano chi, quotidianamente, si pone delle domande sull’effetto del proprio agire. Questo ci convince ad andare avanti e a continuare a investire».
Il Gruppo Caviro rappresenta uno degli esempi più significativi di filiera agroalimentare integrata ed è un modello completo di economia circolare.
Il Gruppo sta attuando ulteriori investimenti nel settore green relativamente ad un consistente potenziamento dell’impianto di compostaggio di Faenza allo scopo di ritornare una quota sempre maggiore di sostanza organica ai terreni sotto forma di fertilizzante naturale.