Il futuro dell’umanità sarà inevitabilmente condizionato dall’innalzamento del livello dei mari, perché il riscaldamento dell’Oceano Australe potrà accelerare la fusione di una parte della calotta glaciale che ricopre l’Antartide Occidentale (denominata WAIS – Western Antarctic Ice Sheet).
A seconda del livello di emissioni future di anidride carbonica, la fusione totale della calotta occidentale può provocare un innalzamento potenziale del livello medio dei mari fino a 5 m.
Alcuni meccanismi di scioglimento della calotta occidentale rimangono poco studiati, in particolare per quanto riguarda l’impatto del riscaldamento oceanico circostante e restano ancora molti interrogativi sulle condizioni climatiche che provocano la contrazione delle imponenti piattaforme glaciali costiere.
L’Antartide è meno conosciuto della Luna
Un contributo alla comprensione di questi fenomeni, che condizioneranno il futuro dell’umanità, viene dallo studio dei campioni di rocce sedimentarie prelevate da aree vicine al centro dell’Antartide Occidentale e formatesi in epoche più calde delle attuali.
Questi record geologici racchiudono informazioni ambientali fondamentali per comprendere il nostro futuro, ma finora era stato quasi impossibile recuperarli.
«Abbiamo maggiori conoscenze sulle rocce e sulla composizione della Luna rispetto a quelle che disponiamo sul basamento roccioso che si trova sotto la calotta glaciale dell’Antartide occidentale» afferma Richard Levy, uno dei coordinatori scientifici del progetto SWAIS2C.
A partire dal primo sbarco del 1969 gli astronauti hanno raccolto oltre 2400 campioni di rocce e minerali da vari siti lunari; invece, del basamento roccioso antartico, i ricercatori e gli scienziati sono riusciti a raccogliere finora solo pochi campioni geologici provenienti da 13 località.
Questa carenza scientifica è destinata a cambiare grazie all’iniziativa di un team di ricercatori e tecnici di perforazione che il 16 novembre, partiranno da Christchurch (NZ) alla volta dell’Antartide.
Il progetto internazionale denominato SWAIS2C, acronimo di Sensitivity of the West Antarctic Ice Sheet to Two Degrees of Warming (Sensibilità della Calotta Antartica Occidentale al Riscaldamento di Due gradi), è mirato a determinare se la piattaforma di ghiaccio di Ross e la WAIS si fonderanno in seguito al previsto aumento della temperatura media globale e pari a +2°C, rispetto a quella dell’era preindustriale.
Il team di tecnici della perforazione, ingegneri e ricercatori intraprenderà un viaggio (via terra e aereo) di circa 800 Km fino al margine sud-orientale della piattaforma di Ross. Lì effettueranno perforazioni fino a circa 200 m al di sotto del fondale marino per recuperare delle carote di sedimenti che conservano tracce dei cambiamenti ambientali in cui si sono formate; con la speranza che possano fornire informazioni sulla storia dell’Antartide Occidentale e sul futuro del nostro pianeta.
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