Il livello di pesticidi che ingeriamo assieme al cibo può essere notevolmente abbattuto se prestiamo attenzione alla dieta, privilegiando il consumo di prodotti bio.
È questo quanto è emerso dalla campagna di biomonitoraggio #ipesticididentrodinoi che è stata promossa da FederBio assieme all’Associazione Medici per l’Ambiente (Isde), Legambiente, Lipu, Wwf, in collaborazione con un gruppo di aziende del settore bio.
Miglioramenti dopo due settimane
Marta, Giacomo, Giorgio e Stella sono i componenti della famiglia che ha deciso di prestarsi allo studio. La famiglia, composta dai genitori e da due bambini in età scolare, ha eseguito una serie di test per valutare la presenza di pesticidi in corpo. Gli esami sono stati ripetuti dopo due settimane, durante le quali la famiglia ha seguito una dieta a base di prodotti biologi.
I risultati sono stati sorprendenti: prima dell’esperimento, l’esame delle urine del padre aveva mostrato una concentrazione di glifosato che superava il doppio della media della popolazione di riferimento. Dopo la dieta a base di prodotti biologici del pesticida non vi erano più tracce.
Anche le analisi di Giacomo, il figlioletto, sono radicalmente cambiate dopo due settimane di regime alimentare biologico. Nelle analisi delle urine condotte prima dell’esperimento sono state riscontrati valori di clorpirifos (un insetticida) in concentrazione più che tripla rispetto alla media della popolazione di riferimento. Ma non solo: le analisi hanno evidenziato anche una contaminazione da piretroidi (una classe di insetticidi) oltremodo elevata mentre, dopo due settimane, i valori erano rientrati nella media.
Complessivamente, i quattro membri della famiglia sono stati sottoposti a 4 test ciascuno. Dei 16 esami effettuati, i risultati su 13 di questi – dopo la dieta bio – hanno mostrato notevoli miglioramenti.
L’importanza della dieta
Il test – che è stato condotto da un laboratorio tedesco di Brema – ha evidenziato il ruolo centrale che le singole scelte alimentari hanno sul nostro organismo. «In particolare è importante notare come anche un breve periodo di dieta composta da alimenti biologi apporti significativi cambiamenti nell’organismo», ha detto Patrizia Gentilini, oncologa dell’Associazione Medici per l’Ambiente.
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