Gli studi di neurobiologia vegetale dimostrano che le piante comunicano. Tra di loro, ma anche con altri organismi. Sorpresi? Non c’è ragione di esserlo. Provate a pensare ai tanti segnali visivi e olfattivi che emettono i fiori per attirare gli insetti e indurli all’impollinazione.
Anche quando sono attaccate da predatori le piante inviano segnali. Per esempio producono sostanze repulsive nei confronti del nemico, oppure capaci di attirare predatori del nemico stesso, seguendo la logica che dice: “il nemico del mio nemico è mio amico”.
C’è di più. Alcune ricerche hanno mostrato che le piante attaccate da agenti patogeni segnalano con sostanze volatili il pericolo alle piante vicine, offrendo loro il tempo di prepararsi per affrontare la minaccia. Da un punto di vista evolutivo è un aspetto interessantissimo: proprio come nel mondo animale, anche in quello vegetale ci sono situazioni in cui conviene essere altruisti, perché un comportamento egoista, ossia concentrato solo a difendere sé stessi, rischierebbe di favorire la fine di un’intera specie.
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