Il primo nido di tartarughe Caretta caretta scoperto nel Cilento è da record: sono infatti 75 le uova contate. La schiusa delle uova è prevista tra circa 40 giorni e, secondo i ricercatori della stazione zoologica Anton Dohrn che stanno seguendo l’evento, la precocità della nidificazione è da imputare all’aumento delle temperature.
Ora sarà importante proteggere il nido. Per questo non è stata diffusa l’esatta località della scoperta e speciali reti di protezione sono già state posizionate. Inoltre, le condizioni ambientali del nido saranno monitorate attraverso sensori, già collocati dai volontari della sezione Enpa di Salerno.
Il salvataggio nell’Adriatico
Dal Mar Adriatico arrivano, invece, tre storie di salvataggi di tartarughe Caretta caretta. L’ultimo animale salvato in ordine di tempo è Charlie, battezzato così dal nome della motovedetta che lo ha tratto in salvo. L’animale era prigioniero degli imballaggi di plastica che lo avevano già ferito sulla pinna anteriore.
Il salvataggio di Charlie, che a causa della plastica faticava persino a muoversi, ha dell’incredibile. I volontari del Centro studi cetacei (CSC) e del WWF, assieme agli uomini della capitaneria di porto, erano usciti in mare per liberare altre due tartarughe – Gelo e Cento – quando si sono imbattuti nell’animale in difficoltà.
Charlie ora è stato trasferito al Centro di Recupero e Riabilitazione Tartarughe Marine “Luigi Cagnolaro” di Pescara, dove è attualmente ricoverato in attesa di guarire e tornare a nuotare in mare.